L’attrice inaugura “Made in Eolie”, tra sapori ancestrali, eccellenze artigiane e un omaggio vibrante alle radici isolane
Salina, la più verde tra le figlie del vento, ha acceso i riflettori su una narrazione fatta di gusto, identità e memoria. A prestare il volto a questa celebrazione è stata Marina Suma, attrice iconica degli anni Ottanta, che con la sua eleganza naturale ha tenuto a battesimo “Made in Eolie”, la mostra dedicata alle eccellenze enogastronomiche dell’arcipelago.
L’evento, ospitato al Centro Congressi di Malfa nell’ambito del Marefestival – Premio Massimo Troisi, ha visto la partecipazione di 21 aziende selezionate tra le più rappresentative del territorio. Un percorso sensoriale tra i profumi intensi dei capperi eoliani, i sapori vivaci dei cucunci, le note vellutate dei patè artigianali, passando per vini autoctoni, dolci della tradizione e conserve di verdure che raccontano storie di sole e vento.

Marina Suma e Patrizia Casale
La presenza di Marina Suma ha aggiunto un tocco di grazia e autenticità a un evento già carico di suggestioni. Riconosciuta con il Premio Troisi 2025 alla carriera, l’attrice ha attraversato gli spazi dell’esposizione accompagnata da Patrizia Casale, organizzatrice del festival e mente curatoriale dietro l’intero progetto. Accanto a loro, la designer Tina Berenato, responsabile degli allestimenti, ha trasformato il padiglione in un racconto visivo ispirato ai colori marini e alle atmosfere ovattate delle Eolie.

In questa cornice, le aziende protagoniste hanno offerto il meglio del patrimonio locale: dai formaggi aromatizzati al finocchietto, alle malvasie dorate, fino alle specialità dolciarie come i sesamini e gli spicchiteddi. Ognuna, con la propria storia, ha contribuito a un ritratto corale del territorio che unisce innovazione e tradizione.
A rendere possibile l’iniziativa, il patrocinio dell’Assessorato regionale alle Attività Produttive, guidato da Edy Tamajo. Un sostegno che punta alla valorizzazione di piccole realtà produttive, spesso familiari, legate a un modello sostenibile di economia locale. “Ogni specialità presente – ha fatto sapere l’assessore – rappresenta non solo una ricchezza gastronomica, ma anche un frammento di cultura. Difendere queste realtà significa investire nella qualità, nella filiera corta e nel racconto autentico delle Isole”.
La mostra “Made in Eolie” ha così ridisegnato i contorni di un turismo sempre più legato all’esperienza. Lontano dalle narrazioni da cartolina, l’evento ha messo al centro il lavoro quotidiano di chi, su queste isole, trasforma i frutti della terra e del mare in eccellenze riconosciute. Marina Suma, madrina e simbolo vivente di un’Italia cinematografica mai dimenticata, ha attraversato questo universo come una testimone d’eccezione. Non solo attrice, ma ponte tra le radici e il futuro di un arcipelago che continua a sorprendere, stagione dopo stagione.




