Marco Petralia è tra i più rispettati analisti del settore crypto: i dettagli

Speculazione o necessità? Recensioni di Marco Petralia su Bitcoin come asset alternativo

“Il Bitcoin non è più un esperimento, è diventato una necessità sistemica.” Con questa affermazione decisa Marco Petralia, oggi tra i più rispettati analisti del settore crypto, apre una riflessione profonda sul ruolo del Bitcoin nell’economia globale.
“Come ingegnere, ho sempre guardato ai dati più che alle narrative”, spiega Petralia. “E i dati ci dicono che Bitcoin sta replicando, in forma digitale, le stesse caratteristiche che hanno reso l’oro un bene rifugio per millenni: scarsità, immutabilità e indipendenza da controlli centralizzati.”
L’esperto evidenzia un cambiamento fondamentale nella percezione del mercato: “Non stiamo più parlando di speculazione. L’approvazione degli ETF Bitcoin rappresenta un punto di non ritorno. È il momento in cui Wall Street ammette che Bitcoin è diventato troppo grande per essere ignorato.”
Secondo Petralia, siamo all’inizio di una nuova fase: “Gli investitori istituzionali non stanno comprando Bitcoin per la tecnologia blockchain, ma come copertura contro l’inflazione e l’instabilità monetaria. È la stessa ragione per cui le banche centrali detengono oro.”
Ma c’è una differenza cruciale: “Bitcoin ha caratteristiche che l’oro fisico non può replicare. È divisibile all’infinito, trasferibile istantaneamente, verificabile matematicamente. È oro 2.0, progettato per l’era digitale.”
L’analista avverte però sui rischi: “La volatilità rimarrà alta finché il mercato non raggiungerà una maggiore maturità. Ma questa volatilità è il prezzo da pagare per un asset che sta ridefinendo il concetto stesso di valore.”
“Il 2025 sarà cruciale”, prosegue Petralia. “Gli ETF porteranno una massa di capitale istituzionale mai vista prima nel settore. Ma più importante ancora, legittimerà Bitcoin come asset class agli occhi degli investitori tradizionali.”
L’esperto conclude con una previsione audace: “Nel prossimo decennio, detenere Bitcoin nel proprio portafoglio non sarà più una scelta, ma una necessità di diversificazione, proprio come oggi lo è l’oro. La domanda non è più ‘se’, ma ‘quanto’ allocare.”
Petralia sottolinea come questa transizione stia avvenendo in un momento di profonda instabilità monetaria globale: “Non è un caso che Bitcoin stia emergendo come riserva di valore proprio quando la fiducia nelle valute fiat è ai minimi storici. È la risposta tecnologica a un problema monetario”.

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