Dopo l’esibizione dei Maneskin e le parole di Damiano contro Putin dal palco di Coachella in California si è innescata una polemica sui social
I Maneskin si sono esibiti sul palco del festival musicale di Coachella in California, aggiungendo un altro strepitoso successo e una loro canzone si è trasformata in un inno contro la guerra in Ucraina. Il brano sta facendo il giro del web e ha ricevuto anche l’elogio del Parlamento di Kiev.
«I vincitori dell’Eurovision, la rock band italiana Maneskin, hanno espresso il loro sostegno all’Ucraina e hanno cantato la loro nuova canzone Gasoline. L’esibizione è stata accompagnata dalle immagini dell’attacco russo all’Ucraina e delle persone colpite dalla guerra”, ha riferito la Verkhovna Rada sui suoi social, sottolineando che “il cantante della band, Damiano, ha urlato dal palco, ‘Ucraina libera, fuck Putin’» riporta La Repubblica.
Ma l’esibizione e l’urlo di Damiano contro Putin ha scatenato una polemica sui social. Così non sono mancate le critiche. «Sarebbe bello che @thisismaneskin, vista la visibilità che hanno, scrivessero e cantassero una canzone per #Gaza, per la #Palestina e invitassero a boicottare sotto tutti i fronti #Israele» scrive su Twitter Chef Rubio.
E ancora: «Damiano dei Måneskin urla ‘Fuck Putin!’ dal palco. Ma la domanda è: Chi è Damiano dei Måneskin?», scrive in un tweet Sabrina F.
I tweet si susseguono e c’è chi addirittura li ha paragonati a “servitori di Satana”, lanciando un appello a Putin.
Da qui la replica del frontman dei Maneskin che in un post con lo sfondo nero ha scritto: “Benvenuti in Italia”. Ma sembra che tuttavia questa polemica sia stata sollevata da una minoranza di utenti. Infatti sono tanti coloro che hanno apprezzato la band e le parole di Damiano contro Putin.
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