Make-up effetto burro: la “butter skin” è il nuovo trend dell’estate

Pelle morbida, luminosa e senza artifici. Il nuovo trend dell’estate 2025 mescola skincare e make-up per un effetto naturale, fresco e irresistibile

La pelle dell’estate? Si vuole burrosa! Tra un rimbalzo su TikTok e un filtro in meno su Instagram, la nuova estetica dell’estate sembra voler mettere d’accordo skincare e make-up sotto un unico nome: butter skin. Un incarnato levigato, soffice, naturalmente radioso. Non lucido, non glitterato, ma semplicemente burroso. Una pelle che sembra prendersi una pausa dallo sforzo di apparire perfetta, ma lo fa apparendo perfetta lo stesso.

A ispirare la tendenza non sarebbe solo il desiderio di “effetto salute” post-pelle-care, ma una visione più soft e fluida del trucco quotidiano. Una risposta estetica – e forse anche emotiva – al glow eccessivo degli anni passati e all’imperfezione troppo ostentata di certe derive grunge.

Il trucco c’è, ma non si vede (o quasi)

In questa nuova grammatica della bellezza, a fare la differenza sono texture sensoriali e formule multitasking. I prodotti si sfumano come skincare, i finish diventano satinati, mai secchi. E mentre i social abbassano i riflettori sull’hyper-contouring, i beauty brand più attenti propongono soluzioni che promettono una pelle “viva”, senza effetto maschera.

È in questo scenario che Wycon sembra essersi allineato perfettamente alla tendenza, proponendo una serie di referenze pensate proprio per accompagnare il butter look con discrezione e stile. Tra le novità della stagione, spicca un face primer illuminante con vitamina E e ingredienti leviganti, capace di cancellare i pori come se fossero un ricordo lontano. Una base che diventa skincare e riflettore al tempo stesso.

Fondotinta sheer e blush vellutati: il nuovo less is more

Al posto dei fondotinta coprenti, si stanno imponendo formule leggere, quasi impercettibili. La proposta Wycon segue la scia con una tinta fluida con SPF 30 e una lista di ingredienti che guarda alla naturalità senza rinunciare alla performance. L’incarnato viene unificato, ma resta trasparente, protetto e luminoso.

Per chi non rinuncia all’alleato salva-sguardo, il duo primer e correttore occhi si presenta come un ibrido perfetto: coprente ma mai pastoso, levigante ma flessibile. Il risultato? Occhiaie neutralizzate con un finish che lascia respirare la pelle e la luce naturale.

Glow, ma con criterio

L’illuminante ideale per questo tipo di look non scintilla: si fonde. Niente effetto strobo, niente polveri visibili. Il prodotto firmato Wycon ha scelto la via dello stick cremoso, da applicare con le dita per ottenere quel tocco finale che sembra dire “non ho dormito otto ore, ma guarda come splendo lo stesso”.

Completa la routine un blush liquido dal finish soft matte – pigmentato quanto basta, ma leggerissimo da stratificare – che dona al viso quel flush naturale, come dopo una corsa sulla spiaggia o una risata sotto il sole.

Glow therapy: il benessere come make-up

Più che una moda, quella della butter skin sembra indicare un bisogno collettivo di morbidezza. Non solo estetica, ma anche emotiva. In un tempo in cui si torna a rivalutare la cura di sé come rituale e non come prestazione, la pelle smette di essere un campo di battaglia e diventa territorio di espressione. Con i giusti alleati – e un tocco di luce in più.

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