L’omaggio di Francesca Fioretti al suo Davide Astori

Esce oggi il libro della compagna dell’ex capitano dei viola

Sono settimane intense in cui si è tornato a parlare della morte di Davide Astori. In tribunale è stato infatti condannato a un anno il medico ex direttore della Medicina Sportiva dell’ospedale di Careggi.

La morte di Davide, forse con i dovuti controlli e le dovute attenzioni poteva essere evitata. Al di là della vicenda giudiziaria ci sono però gli affetti che volevano bene a Davide, dalla famiglia fino alla compagna Francesca Fioretti.

Quest’ultima che ha sempre tenuto tanto alla sua privacy ha deciso di dedicare un libro al suo Davide, come lascito anche alla loro bambina, Vittoria.

“Ho pensato spesso di scrivere la mia storia, la nostra storia – ha scritto su Instagram – Tutte le volte che ci ho pensato, ho pensato che non avrei saputo da dove iniziare, come andare avanti, come finire. Non è solo perché le cose da dire non sono riducibili a un libro, né lo saranno mai, ma perché il modo – il verso – mi appariva sempre qualcosa di irraggiungibile.

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In un’intervista a ‘Marie Claire’ ha anche spiegato come è nata l’idea.

Quando mi hanno proposto di scriverlo ero molto, molto scettica. Sono stata parecchio riservata in questi anni, il mio lavoro è vicino a quel mondo mediatico, immagina le diverse pressioni che ho avuto sul parlare della vicenda, le ho dovute gestire, quotidianamente.

Il mio scetticismo iniziale era dovuto all’idea di dover scendere a dei compromessi ma sono molto felice di cosa è diventato Io sono più amore. Spero sia chiaro che questo non è un libro sulla cronostoria mia e di Davide, ci sono temi più ampi: da come viene vista la donna alla gestione del lutto, dalla burocrazia del dolore ai tempi dei processi. Ho pensato di voler scrivere questo libro affinché Vittoria a 15 anni potesse leggerlo con una maturità diversa, e poi rileggerlo da donna, poi da mamma”.

Recentemente la Fioretti ha anche spiegato di essersi fatta forza solo per Vittoria.

“Forse questa – continua –  è la mia confessione, non è una liberazione perché non ti libererai mai di questo dolore, ma ogni volta cresco, mi sento una donna migliore grazie a ciò che mi è successo. Dal dolore si può trarre qualcosa in più rispetto a prima: io ora sono quel qualcosa in più, sono più amore rispetto al dolore, è un libro sulla forza e poi dissemino delle piccole lucine…”.

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