
Da Francesca Lollobrigida a Giulia Ghiretti, passando per Alberta Santuccio:. L’’Italia delle atlete si racconta all’evento “Donna Oro D’Italia” tra sfide, maternità, paralimpiadi e sogni a cinque cerchi
Lo Sport? È Donna e parla dai gradini del podio Olimpico. “Donna Oro d’Italia” è l’appuntamento con lo sport al femminile pensato e voluto dall’Associazione “Giornaliste Italiane”. Ospiti di prestigio, il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, il Vicepresidente del Comitato Paralimpico Roberto Valori, insieme alla giornalista e conduttrice Rai, Paola Ferrari, e al Direttore di Rai Sport Paolo Petrecca, hanno tessuto un racconto sui valori dello sport, sul ruolo e sulle imprese delle nostre Azzurre, guardando alle passate Olimpiadi di Parigi dello scorso anno, immaginando e sognando i prossimi XXV Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina che vedranno protagonisti il nostro Paese, le nostre atlete e i nostri atleti, dal 6 al 22 febbraio del prossimo anno. E protagoniste dell’incontro di “Giornaliste Italiane” tre grandi atlete Azzurre.
Francesca Lollobrigida, tagliente come le lame con le quali è campionessa del mondo di pattinaggio nei 5.000 metri. Attività sportiva ad alto livello e la maternità il tema che ha affrontato con il suo solito piglio da combattente. “Si può essere ‘vincenti’ anche da mamme. E’ il mio caso, ma non il solo. Per fare bene serve supporto e collaborazione”. Altra atleta che fa grande l’Italia e che, a Parigi, con la spada, ha conquistato l’oro è stata Alberta Santuccio.
“In Francia abbiamo gridato al mondo intero la nostra forza, la nostra voglia di emergere e mi auguro possa succedere anche alle azzurre ‘dell’inverno’” ha detto augurando alle colleghe successi e medaglie. Giulia Ghiretti, oro nei 100 metri rana alle Paralimpiadi di Parigi non ha lasciato spazio a dubbi con la chiarezza e la lungimiranza che la caratterizza: “Sono l’esempio del fatto che il mondo sta cambiando. Fino a poco tempo fa era impossibile immaginare un’atleta disabile in un corpo di polizia e invece eccomi qua. Lo sport ora può essere ‘per tutti’, abili e disabili. La scherma ne è un esempio”.
“Quello che siamo chiamati a fare – ha spiegato il Ministro Abodi – è molto chiaro a tutti: favorire il percorso delle donne per fare in modo che abbiano sempre maggiori responsabilità e, valicando il mondo dello sport, c’è ancora molto da fare per raggiungere il pareggio in tema di opportunità”.