Lisa Di Giovanni: l’arte dell’Haiku e la magia delle piccole cose

Lisa Di Giovanni: l’arte dell’Haiku e la magia delle piccole cose. Le dichiarazioni della scrittrice

Lisa Di Giovanni: l’arte dell’Haiku e la magia delle piccole cose
Lisa Di Giovanni, originaria di Teramo e residente a Roma, è una professionista poliedrica nel panorama culturale italiano. Laureata in psicologia e specializzata in HR Executive Management, lavora per una società di telecomunicazioni da oltre vent’anni. Inoltre, gestisce un ufficio stampa occupandosi di editoria, pubbliche relazioni e organizzazione di eventi. È impegnata nel sociale come portavoce dell’ANAS Regione Lazio APS e membro del Lions Valle Siciliana-Isola del Gran Sasso; fa anche parte del gruppo delle professioniste della Confederazione AEPI. Giornalista pubblicista, dirige “La finestra sul Gran Sasso” e cura la rubrica “Echi di Psiche” su Fix on Magazine. Autrice di diversi libri pubblicati con Edizioni Jolly Roger, è anche responsabile editoriale della loro collana “Poesia”.
Come descriveresti “Centomila stagioni di cuore” a chi ancora non lo conosce? 
“Centomila stagioni di cuore” è una raccolta di haiku che celebra la bellezza della natura e la complessità delle emozioni umane. Ogni poesia cattura l’essenza dei momenti fugaci delle quattro stagioni e dell’amore, con un linguaggio semplice ma profondo. È un invito a rallentare, a soffermarsi sui dettagli ea riscoprire la poesia nascosta nelle piccole cose della vita.
Cosa ti ha ispirato maggiormente nella scrittura di questa raccolta? 
La mia ispirazione è nata dall’osservazione della natura e dai sentimenti che essa suscita. Le stagioni, con i loro cicli di cambiamento, mi hanno sempre affascinata, proprio come l’amore in tutte le sue sfumature. Volevo catturare queste emozioni e riflessioni in versi brevi e intensi, capaci di evocare immagini vivide e toccare il cuore dei lettori.
Qual è la sfida più grande quando si scrive un haiku?
La sfida più grande è riuscire a catturare l’essenza di un momento in pochissime sillabe. L’haiku richiede precisione e semplicità, e non permette giri di parole. È necessario eliminare il superfluo e lasciare solo ciò che è davvero essenziale. Questo processo ti obbliga a guardare il mondo con occhi nuovi, cercando la poesia in ciò che sembra quotidiano e ordinario. È un esercizio di sintesi e di profondità allo stesso tempo.
Quale messaggio speri che i lettori possano trarre dalla lettura del tuo libro?
Spero che i lettori possano riscoprire la bellezza nascosta nei piccoli momenti della vita e nella natura che ci circonda. Viviamo spesso in modo frenetico, senza soffermarci sulle cose semplici. Attraverso gli haiku, vorrei invitare le persone a rallentare, a riflettere, e a trovare poesia nelle cose più comuni, che siano una foglia che cade, un raggio di sole o un battito del cuore. In fondo, è l’attenzione verso questi dettagli che rende la nostra vita più ricca e significativa.

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