Le rivelazioni di Aida Yespica: dal ricordo dello stupro a sette anni a Aron

In un’intervista rilasciata a Libero Quotidiano, Aida Yespica si è raccontata tra ricordi dolorosi d’infanzia e l’amore per il figlio Aron

La modella venezuelana è stata di recente protagonista della Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia sfilando sul red carpet e facendosi notare per il suo fascino e la sua bellezza magnetica.

La sua vita, però, non è stata sempre come una sfilata sul red carpet. In un’intervista rilasciata a Libero Quotidiano, Aida Yespica ha raccontato la sua infanzia e il terribile ricordo dello stupro subito a sette anni e la gioia ritrovata dopo essere diventata mamma del figlio Aron. 

“Sono sempre stata rispettata nel mondo del lavoro e mai nessuno è andato oltre il corteggiamento, ma c’è una cosa che ancora oggi mi fa molto male ed è lo stupro che ho subito quando avevo sette anni da un amico di famiglia che veniva sempre a casa da noi. Pensa che è tale il dolore che avevo rimosso completamente quel momento finché nel 2016 una mia amica mi racconta di una sua violenza subita. Piano piano riaffiora alla memoria quel momento orrendo, ricordo tutto, il suo odore, la sua corporatura, era un uomo con una vistosa gobba, le sue mani che toccavano e accarezzavano“ ha dichiarato la modella venezuelana, ritornando a parlare di un evento doloroso e traumatico della sua infanzia.

La gioia più grande, però, deriva dal figlio Aron avuto dalla storia d’amore con il calciatore Matteo Ranieri. “In questo momento la persona che mi sta mancando di più è mio figlio Aron, a causa del Covid sono due anni che non riesco a vederlo. Ora è a Miami con il padre, ma sia per problemi legati alla pandemia ormai è tanto tempo che non lo abbraccio, anche se ci sentiamo spessissimo” ha spiegato Aida Yespica che non vede l’ora di riabbracciare il figlio.

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