La rabbia di Elena Cecchettin: “La sentenza? Pericolosa e segna un precedente”

A Filippo Turetta non è stata riconosciuta l’aggravante della crudeltà
Non è stato riconosciuto, a Filippo Turetta l’aggravante della crudeltà, nonostante le 75 coltellate inferte a Giulia Cecchettin, morta per mano dell’ex compagno.
Non si è fatta attendere, sui social, la reazione della sorella Elena.
“Una sentenza simile, con motivazioni simili in un momento storico come quello in cui stiamo vivendo, non solo è pericolosa, ma segna un terribile precedente. Se non iniziamo a prendere sul serio la questione – prosegue – tutto ciò che è stato detto su Giulia che doveva essere l’ultima sono solo parole al vento”.
Nella giornata di ieri sono state rese note le 143 pagine di motivazioni con cui i giudici della Corte d’Assise di Venezia hanno condannato all’ergastolo Filippo Turetta. Secondo i giudici non c’era crudeltà nei colpi ma “un modo per crudelmente infierire o per fare scempio della vittima”, ma “conseguenza della inesperienza e della inabilità”.