“La Casa di Carta”: cresce l’attesa per la quinta parte. Nel cast nuovi personaggi

Stanno tornando le tute rosse

Sulle note di Bella Ciao, con addosso la classica e ormai iconica tuta rossa stanno tornando i protagonisti della serie Netflix, made in Spagna, “La Casa di Carta”.

Il tre settembre uscirà la quinta parte (Volume 1) della serie che ha sbancato ed è diventata un caso mediatico.

Il regista Jesús Colmenar ha anche spiegato come mai sia stata scelta una tuta rossa: “Il motivo per cui abbiamo deciso che tutti i nostri rapinatori e ostaggi dovessero indossare un’uniforme, in modo che la tuta rossa diventasse la grande immagine chiave della serie”.

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Durante tutte e cinque le stagioni sono state utilizzate più di 600 tute rosse, ma nonostante la loro uniformità, i costumi della serie sono tutt’altro che noiosi.
Progettare il guardaroba de La Casa di Carta è stata un’esperienza ricca, perché ogni personaggio è diverso dall’altro. È stata una grande sfida vestirli tutti, individualmente e poi di nuovo in gruppo, con l’iconica tuta rossa“, dice Carlos Diez, costumista della serie.

ALCUNE CURIOSITÀ
Nel corso degli anni, le riprese sono state fatte in 300 location, in 7 Paesi: oltre che in Spagna, anche in Thailandia, Danimarca, Panama, Portogallo, Italia e Regno Unito, dove sono state girate le scene del caveau allagato della Banca di Spagna. Sono stati prodotti 6000 lingotti d’oro e sono state stampate un milione di banconote da 50€ da far cadere sulle strade di Madrid. Un bottino che in 41 episodi è stato difeso da 275 armi diverse, a cui vanno aggiunte le 150 che Gandía custodisce nel suo arsenale privato presso la Banca di Spagna.
Non mancheranno anche new entry.

In uno dei primi episodi della prima parte della serie Berlino spiega a Rio cosa significhi per lui avere un figlio: “È una testata nucleare che distrugge ogni cosa”. Anni dopo questa affermazione, Rafael (Patrick Criado, Riot Police), il figlio di Berlino, appare sullo schermo. Rafael ha 31 anni, ha studiato ingegneria informatica al MIT in Massachusetts e ha una sola certezza nella vita: non vuole essere come suo padre.

C’è l’uomo che Silene Oliveira, prima di diventare Tokyo amava, ovvero René (Miguel Ángel Silvestre, Sky Rojo, Sense8). L’uomo con cui ha iniziato a fare rapine, con cui ha viaggiato e si è goduta la vita, l’uomo  amava prima di scoprire che a volte le cose nel suo piccolo mondo perfetto le cose possono anche andare terribilmente storte.

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Un altro nuovo personaggio che entra in gioco in questa stagione è Sagasta (José Manuel Seda, Perdóname, Señor), Comandante delle Forze Speciali dell’Esercito Spagnolo. Dopo aver preso parte ad innumerevoli missioni internazionali contro i peggiori esemplari della specie umana, è diventato uguale alle persone che ha ucciso.

È un leader nato, i suoi uomini sono pronti a seguirlo fino alla fine se lo chiederà, perché lui è proprio come loro. Quando indossa l’uniforme, si trasforma in una mente analitica, fredda e spietata, capace di andare oltre ogni convenzione etica o morale se la missione lo richiede.

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