Judo, Margaux Pinot picchiata dal compagno allenatore: “Ho paura, lui mente”

Le parole della judoka francese

Margaux Pinot è una judoka francese, medaglia d’argento nella prova a squadra a Tokyo 2020. Da giorni si parla di lei ma purtroppo non per meriti sportivi.

Sui social, con tanto di foto ha raccontato di essere stata vittima di violenza fisica da parte dell’ex compagno e allenatore Alain Schmitt.

L’uomo che si è anche giustificato dando la colpa a Margaux Pinot è stato prima arrestato e poi rilasciato.

Nelle ultime ore entrambi hanno parlato e la francese ha spiegato, in conferenza stampa tutto quello che ha subito.

Margaux Pinot aveva deciso di porre fine alla relazione ma poi è stata sopraffatta dalla violenza del neo allenatore della squadra di judo femminile israeliana.

«Non mi sono nemmeno difesa, ho provato a farlo ragionare. Mi ha sbattuto contro il muro, con la testa, e poi a terra. Mi ha preso per i capelli, mi è salito sopra e mi ha preso a pugni con entrambe le mani. Ho provato a fermarlo».

E poi: «Voleva strangolarmi, mettendomi le mani intorno al collo. Ho provato a stringermi le gambe in modo che avesse meno presa. Gli ho detto ‘smettila, ne parliamo’. Sono riuscito a spingerlo di lato e sono andata nel corridoio. Mi ha raggiunto e mi sono detta ‘o riesci a liberarti o sei morta».

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A salvarlo, con molta probabilità il fatto di essere stata un atleta: «Pensavo che avrei rinunciato alla mia vita lì. I suoi colpi sono stati numerosi, non avevo mai affrontato una violenza del genere. Parlo per le donne che potrebbero essere morte per atti così violenti, che non hanno il fisico o la testa di reagire in una situazione del genere«.

Infine: «Lui mente, mi fa passare per un’isterica. Sono rimasta stupita per il suo rilascio. Ora ho paura, ci sono stati due episodi violenti in 4 anni».

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