Jovanotti presenta Il Corpo Umano Vol. I. “Le cose le scopri quando si rompono e quando ti mancano”
Il ritorno dell’artista
Dopo un periodo complesso Jovanotti torna e lo fa a suo modo. Con allegria, esuberanza e con una esplorazione di quel corpo umano che l’ha fatto dannare con un brutto incidente in bici.
Il nuovo viaggio dell’artista è fatto di 15 nuove canzoni che segnano l’inizio di una nuova avventura musicale, accompagnate da un tour che trasformerà i palazzetti in vere e proprie feste.
Il 31 gennaio arriva “IL CORPO UMANO – VOL. 1”, il nuovo album disponibile in preorder per Island/Universal Music. Un ritorno attesissimo, con l’obiettivo di sorprendere ancora una volta e riportare la musica al centro dell’esperienza, tra nuove emozioni e idee innovative.
A marzo prenderà poi il via il PalaJova, uno straordinario viaggio musicale che, dopo sei anni dall’ultimo tour nei palazzetti (“Lorenzo Live 2018”) e il successo travolgente del Jova Beach Party (oltre 1 milione di spettatori tra 2019 e 2022), segna un nuovo capitolo nella storia dei live di Lorenzo. Già 26 date sold-out in calendario, per un evento che va oltre il classico concerto: un’esperienza unica, dove energia e condivisione autentica diventano protagoniste.
Da oggi in vendita due nuove date a Milano, il 12 e 13 maggio, per continuare questa straordinaria festa!
“Fisioterapia, convalescenza – dice Jovanotti durante la presentazione del progetto al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano – ricadute, due operazioni, un batterio che è entrato in un osso e che quindi non riuscivo più a camminare dritto e una seconda operazione di otto ore, ho perso quattro litri di sangue, sembra un film tipo “Nato il 4 luglio”.
Poi mi sono rimesso in piedi, mi sono messo per il verso giusto e la prima cosa che è arrivata sono state proprio le canzoni. Sentivo che avevano molto a che fare con il corpo. Le cose le scopri quando si rompono e quando ti mancano. Il corpo non l’avevo mai preso in considerazione fino a quel momento. Soprattuto quando ero dentro a musica, mi muovevo ma senza pensare ai movimenti, in maniera proprio primitiva, come un animale.
E poi il corpo si è rotto, quindi dovendo raggiustare uno cerca libretti di istruzioni, cerca di capire come funziona. Quindi l’incontro con il respiro, con tutto quello che ha a che fare con il corpo, che guarisce, perché le cose ti accorgi che ci sono quando ti mancano, come l’aria, l’aria non ci pensi mai che noi dipendiamo dall’aria, ti accorgi quando ti manca. La libertà, la libertà ti accorgi che è preziosa quando viene minacciata”.
Poi Jovanotti continua: “Ho cominciato a scrivere molto romantiche perché la mia vita, in questo ultimo anno, più del solito era proprio immersa nell’amore, proprio nell’amore inteso in senso molto disparato ma soprattutto nell’amore di una donna, nell’amore di una figlia, nell’amore degli amici che mi sostenevano, che mi davano coraggio, che mi rassicuravano.
Quando stai male sei tu che rassicuri gli altri. Poi sono venuto a Milano, ho parlato con la mia squadra, con la casa discografica, con l’Universal, ho detto fatemi incontrare un po’ di produttori della nuova scena. Ho fatto un giro proprio dei sette studi invece che delle sette chiese, ho fatto un po’ di chiacchiere ehrincontrato alcuni con i quali avevo già lavorato, come Dardust o Michele Canova”.
“Il Corpo Umano – Vol. 1”
Scritto in oltre due anni e concepito come un balzo creativo dopo una lunga riflessione. Composto da 15 brani, rappresenta solo il primo capitolo del progetto “Lorenzo 2025”, un viaggio musicale che esplora rinascita, libertà e autenticità. Ogni traccia è una tappa di un percorso personale e universale, intrecciando introspezione e suoni contemporanei con contaminazioni globali.
L’album invita a vivere senza filtri, trasformando fragilità in forza e celebrando la vita in tutte le sue sfaccettature. “Montecristo”, il primo singolo, mentre il secondo brano, “Fuorionda”, segna un nuovo approccio artistico con un videoclip street girato da Maikid e Teresa Cherubini.
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Per questa opera, Lorenzo ha collaborato con tre grandi produttori: Dardust, che ha curato gran parte delle tracce, Michele Canova, con cui ha dato vita a successi come “Buon Sangue” e “Safari”, e Federico Nardelli, in una nuova sinergia creativa.
Il progetto grafico, come da tradizione dal 1989, è stato curato da Lorenzo stesso insieme a Sergio Pappalettera. Sul processo creativo, Jovanotti svela: “Il titolo è nato prima delle canzoni”, sottolineando l’importanza del tema che dà vita a questo lavoro.
Un album fresco, intenso e innovativo, che segna un nuovo capitolo artistico per testi e sonorità, unendo introspezione, sperimentazione e un messaggio chiaro: guardare al futuro con entusiasmo.
Ph. Credit: Michele Maikid Lugaresi