Il numero uno del Coni mette fine alla polemiche
La parola doping non è mai stata pronunciata o scritta ma nelle ultime ore la stampa estera è stata protagonista di una campagna denigratoria nei confronti di Marcell Jacobs.
Si è parlato, con toni accusatori, dell’incredibile ascesa dell’italiano ma sempre con un po’ di sospetto come se ci fosse qualcosa di scorretto.
Le parole, lanciate soprattutto dalla stampa anglosassone sono rimbalzate ovunque tanto da far arrivare la risposta del numero uno del CONI, Giovanni Malagò.
“Jacobs accusato di doping? Le considerazioni di alcuni vostri colleghi sono veramente fonte di grande dispiacere e anche imbarazzo sotto tutti i punti di vista. Dispiace che qualcuno dimostri di non saper accettare la sconfitta – dice Malagò -. Oggi ha risposto bene Paolo Camossi, allenatore di Marcell. Parliamo di atleti che vengono sottoposti quotidianamente ai controlli antidoping e quando fanno un record tutto si raddoppia. Il numero dei test è impressionante. Per questo la mia è una difesa a spada tratta di Marcell”.
Insomma, caso chiuso con Jacobs che invece con questa vittoria è stato ripagato dai sacrifici di una vita intera.
Penare che avrebbe potuto fare anche i Giochi di Rio 2016 (nel salto in lungo, sua iniziale specialità) ma venne fermato da un infortunio o pensare che i Giochi di Pechino li aveva visti dalla tv al mare.
In pochi anni con dedizione e costanza ha invertito la rotta fino a diventare il più forte o meglio il più veloce del mondo.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.