Italvolley da sogno: la Nazionale è campione del Mondo dopo 24 anni

Battuta in finale la più accreditata Polonia

In meno di un anno l’Italvolley si è prima laureata campione d’Europa, un anno fa e poi meno di 365 giorni dopo campione del Mondo.

Un traguardo unico, arrivato battendo la Polonia per 3 a 1 (in casa loro alla Spodek Arena) per 3 set a 1 (22-25, 25-21, 25-18, 25-20).

Per gli azzurri si tratta del quarto titolo iridato dopo quelli ottenuti nel ’90, ’94 e ’98 e diventando così l’unica squadra dopo l’URSS (a quota 6 tra il ’49 e l’82) a raggiungere tale traguardo.

Oggi, l’Italvolley sarà anche ricevuti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La nazionale sarà al Quirinale alle 12.45, dopo essere rientrata con un volo charter dalla Polonia. L’incontro sarebbe avvenuto anche in caso di sconfitta nella finale con la Polonia.

Il commissario tecnico De Giorgi è il primo CT italiano sulla panchina tricolore a vincere il titolo dopo i 2 di Velasco e uno di Bebeto; sempre per lui si tratta del quarto titolo dopo i tre vinti da giocatore.

Entusiasmo a fine match nelle parole del tecnico: «Abbiamo fatto qualcosa di incredibile, vicino all’eccezionale. La crescita di questo gruppo è stata davvero notevole, sono contento perché ho avuto una conferma importante delle scelte fatte già due anni fa.

Spero che questi ragazzi rimangano sempre così e continuino ad avere voglia di fare del loro meglio e di non accontentarsi mai».

Italvolley, voce ai protagonisti

Si gode questa Italvolley anche il numero uno della Fipav, Giuseppe Manfredi.

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«La partita è stata dura, però devo essere onesto c’ho sempre creduto, perché quando ho seguito i collegiali di questi ragazzi, così come quelli delle azzurre, ho notato che questi gruppi avevano qualcosa in più. Fefè e i suoi ragazzi non hanno solo vinto la medaglia d’Oro, ma hanno legittimato questo trionfo battendo sul campo i più forti e mi riferisco sia ai Campioni Olimpici francesi, che alla Polonia detentrice del titolo iridato.  Questo per la pallavolo italiana è un anno straordinario, non voglio dire irrepetibile perché puntiamo sempre a migliorarci, però dobbiamo prendere atto che il nostro lavoro sta portando dei risultati oltre ogni aspettativa.  Questi titoli non sono frutto del caso, ma soprattutto del grande lavoro portato avanti dai nostri staff tecnici. La Federazione investe moltissimo sulle nazionali azzurre. Non può essere una coincidenza che molti atleti prese nti qui oggi, negli anni passati abbiano vinto delle competizioni giovanili».

Ph. Credit: Rubin/FIPAV

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