La maggior parte rimane in giallo
A una settimana dalle tanto attese aperture e dal passaggio di molte aree dell’Italia in giallo la situazione è nel complesso positiva.
Come ogni venerdì da diversi mesi a questa parte è il giorno dell’analisi dei vari dati e dei fattori che determinano il passaggio da un colore all’altro.
Secondo la situazione attuali ci saranno quatto regioni in arancione: Calabria, Sicilia, Basilicata e la Sardegna che lascia il rosso che invece va a alla Valle D’Aosta.
Su quest’ultima rimane qualche dubbio a causa dell’incidenza sui 100 mila abitanti che in tutta Italia è in calo tra i 140 e i 150 mentre nelle regione è quasi oltre i 250 mila.
Si unisce al blocco delle gialle anche la regione Puglia ma si aspettano gli ultimi dato.
In generale i dati della circolazione del virus sono in miglioramento e nessuna delle regioni gialle sembra essere peggiorata anche se bisogna sempre mantenere l’allerta massima anche a causa della variante inglese.
Nessuna area del nostro paese è purtroppo ancora in grado di passare a una condizione di semi libertà e alla zona bianca che per ora è stata assegnata solo alla Sardegna che poi però si è ritrovata in rosso.
In giallo vanno quindi Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.