Israele ha attaccato l’Iran: Macerie e morti davanti agli occhi di tutti. La guerra è ormai normalità?

Un altro conflitto si sta svolgendo in Medioriente e la guerra è diventata ormai normalità al punto che non fa più notizia

Un altro conflitto si sta tenendo in Medioriente e la guerra sembra essere diventata una normalità. Israele ha attaccato l’Iran, che ha risposto con missili e droni. Davanti a questo scenario di guerra però c’è un aspetto che appare chiaro sull’opinione pubblica: stiamo assistendo alla normalizzazione dei conflitti.

La guerra adesso non fa più notizia e le persone dinanzi a morti e macerie fanno fatica ad indignarsi. Quasi come se la gente fosse “assuefatta” alle immagini brutali. 

Il pericolo vero però non è solo l’indifferenza. La comunicazione iper-veloce cui siamo soggetti tende a svuotare le notizie di senso: siamo saturi di informazioni, ma resta vuoto il coinvolgimento. Mentre ci troviamo davanti a questioni complesse. Il vero pericolo rimane l’inattesa escalation.

Dunque la guerra non preoccupa più e c’è la tendenza ad approfondire i fatti di cronaca nera del Paese piuttosto che comprendere ciò che ci sta accadendo attorno e quali sono gli equilibri che si stanno via via sgretolando.

Oggi un missile iraniano ha causato sette feriti e parecchi danni nel sud dello Stato ebraico a Beer Sheva. Intanto si attende il vertice di oggi  a Ginevra dei ministri degli Esteri di Germania, Francia e Regno Unito con quello iraniano Araghchi e con l’alto rappresentante Ue per la Politica estera.

Stiamo guardando la guerra con gli occhi dell’Occidente, quasi come se la cosa non ci riguardasse. Mentre parte del mondo brucia sotto le bombe mietendo vittime e distruzione.

 

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