Inchiesta Doppie Curve, spunta pure il nome di Lazza

«Dalle indagini tecniche sono emerse le ambizioni imprenditoriali di Lucci: il suo ruolo di capo della Curva Sud gli ha consentito di tessere, soprattutto con noti artisti italiani (Fedez, Emis Killa, Lazza, Tony Effe, Cancun, Guè Pequeno), relazioni di carattere lavorativo nel settore musicale. Ciò gli ha consentito di aumentare, in maniera esponenziale e con pochissimi controlli, i propri guadagni, avviando preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti, sia sul territorio nazionale (e in particolare in Calabria), sia internazionale, facendo leva sull’intraprendenza del suo fedelissimo Islam Hagag, già in contatto con alcuni imprenditori operativi nel settore, molti dei quali di origine calabrese».

Il nome di Lazza era già emerso in una intercettazione, durante una chiamata tra Fedez, che voleva sponsorizzare la sua bibita e Lucci.

«Ma se voi avete una società di consulenza o una società con la quale possiamo lavorare, ma se io vi appalto a voi la distribuzione di Boem? All’interno dello stadio…e vi prendete una percentuale…eh capito? e magari parlare anche con i baracchini, cioè… avere la distribuzione più capillare che si può avere, all’interno dello stadio durante le partite! Perché, sennò cioè… è bello, però è anche uno spreco…».

Poi Fedez in una chiamata aveva parlato anche della rissa con Iovino al The Club e della rivalità con Tomy Effe: «Quindi niente, adesso ha imbruttito Lazza mi ha detto…cioè ha imbruttito, Lazza gli ha scritto e gli ha detto…»

«Ma sì – eplica di Lucci –. Lazza dagli retta, lo so anche io che non gli ha risposto a Lazza!».

Poi Fedez: «No, no. Gli ha detto, si ci sono problemi ne parliamo, però scusa… ma non può, ma son tutti, ma scusa far brutto a Lazza, vuol dire far brutto a mio figlio, ma ti pare!?».