Nella nuova puntata del podcast “Ricomincio dal NO”, Caterina Balivo ha dialogato con Stefano Domenicali tra aneddoti e segreti

Nella nuova puntata di “Ricomincio dal NO”, il podcast nel quale Caterina Balivo dialoga con personaggi di successo, il protagonista è Stefano Domenicali, l’Amministratore Delegato e Presidente della Formula 1.

La puntata è presente su tutte le piattaforme di streaming, ascoltabile gratuitamente su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast e Spreaker ed è prodotto da Chora, la nuova podcast company italiana, diretta da Mario Calabresi, nata nel 2020 con l’obiettivo di sviluppare nuove identità narrative nel mondo delle produzioni audio.

Anche in questo episodio Caterina Balivo ha indagato sui NO che sono stati fondamentali per la vita dell’ospite perché hanno segnato il suo percorso o lo hanno aiutato a compiere delle scelte.

Stefano Domenicali, manager brillante, ha raccontato del suo unico NO ricevuto nella vita: quello che si è dato lui stesso nel 2014 quando era Direttore Sportivo della Ferrari in Formula 1. Una scelta, come spiega nel corso dell’intervista, mossa dal suo senso di responsabilità, che non gli ha impedito però, dopo un periodo di pausa, di ripartire più in forze di prima.

A tal proposito ha raccontato: «Mi ricordo benissimo quella sensazione, tra una grande tensione emotiva. Perché, insomma, le cose erano abbastanza pesanti, poi sentivi la responsabilità di quello che tutti quanti avevano fatto e che non era andata nella direzione in cui tutti speravano. Mi guardai allo specchio e dissi: “Qui è il momento che qualche d’uno, ovvero il sottoscritto, si prenda le responsabilità, per dare un po’ la scossa all’ambiente».

Senza remore, Stefano Domenicali ha precisato: «Era una responsabilità oggettiva per il ruolo che avevo. La responsabilità oggettiva del capo. Tu devi prendere gli oneri e gli onori. Quindi a questo punto era giusto che fosse così. Però l’ho maturata con assoluta tranquillità emotiva che ho gestito, credo, anche abbastanza bene, non è stato facile. Puoi immaginarti le pressioni in quella posizione».