Ilda Boccassini svela: “Mi innamorai di Falcone. È molto complicato per me parlarne”

Nel libro “La stanza numero 30” ha svelato alcuni aspetti del suo rapporto con Giovanni Falcone

Ilda Boccassini svela alcuni retroscena del suo legame con il magistrato siciliano Giovanni Falcone. Lo fa attraverso le pagine del suo libro “La stanza numero 30”.

L’ex magistrato scrive: «Me ne innamorai. È molto complicato per me parlarne. Sicuramente non si trattò dei sentimenti classici con cui siamo abituati a fare i conti nel corso della vita. No. Il mio sentimento era altro e più profondo, non prevedeva una condizione di vita quotidiana, il bisogno di vivere l’amore momento per momento. Ero innamorata della sua anima, della sua passione, della sua battaglia, che capivo essere più importante di tutto il resto. Sapevo di non poter condividere con lui un cinema o una gita in barca, pur desiderandolo, ma non ero gelosa della sua sfera privata, né poteva vacillare la mia. Temevo che quel sentimento potesse travolgermi. E così in effetti sarebbe stato, perché lo hanno ucciso».

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Racconta poi di un viaggio fatto insieme in Argentina: «Avevo anche un walkman con una cassetta di Gianna Nannini , che ho imposto a Giovanni per tutta la durata del viaggio. Alcune canzoni mi facevano pensare alla nostra storia e le ascoltai più volte, per ore, stringendomi a lui. In top class non c’erano altri passeggeri, eravamo soli in quel lusso rilassante, la nostra intimità disturbata solo dall’arrivo delle hostess. Rimanemmo abbracciati per ore, direi tutta la notte, parlando, ascoltando Gianna Nannini e dedicandoci di tanto in tanto ad alcuni dettagli dell’interrogatorio e ai possibili sviluppi dell’indagine . Che notte…».

Le rivelazioni, pubblicate da Corriere della Sera, e fatte da Ilda Boccassini hanno fatto molto discutere.

In quel periodo Falcone era già sposato (dal 1986) con Francesca Laura Morvillo, magistrato assassinata insieme lui ad altri tre uomini della scorta nella strage di Capaci compiuta da Cosa Nostra.

 

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