Il racconto dell’aggressione del 16enne a compagni e insegnate: “mi dispiace ragazzi”

Il racconto dell'aggressione del 16enne a compagni e insegnate mi dispiace ragazzi

Il racconto dell’aggressione del 16enne a compagni e insegnate: “mi dispiace ragazzi”. Ecco perché lo ha fatto

Ciò che è accaduto ieri mattina, 29 maggio, in una classe dell’Istituto Superiori Alessandrini di Abbiategrasso è stato raccontato da una studentessa. La giovane detto che il compagno 16 era stato avvicinato dalla docente, che lo aveva avvisato che di lì a poco sarebbe stato interrogato. A quel punto, il ragazzo «ha iniziato a frugare nello zaino e poi si è voltato verso di noi dicendoci: “Mi dispiace ragazzi, mi dispiace”. Ha tirato fuori le armi e si è diretto verso la professoressa che ha pugnalato diverse volte».

Continua il racconto della giovane: «È successo alla prima ora, all’inizio della lezione. Siamo entrati normalmente alle 8 e ci siamo subito suddivisi in gruppo per fare un lavoro. Io ero proprio in gruppo con questo ragazzo che per la prima mezz’ora è stato silenzioso, non collaborava con noi, non diceva nulla».

Poi «a un certo momento è venuta lì la nostra prof di italiano: ci ha aiutato nel nostro lavoro di gruppo e poi ha detto a questo mio compagno che a breve lo avrebbe interrogato in Storia per recuperare una insufficienza. Lui le ha risposto che dopo cinque minuti sarebbe arrivato», prosegue la ragazza.

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Poi è iniziata l’aggressione: “mentre io e altri compagni, che eravamo più lontani dalla porta, siamo rimasti bloccati in classe e ci siamo nascosti dietro ai banchi, anche perché non sapevamo se la pistola fosse vera e avevamo paura di eventuali colpi». Poi sono riusciti a scappare

Un altro compagno di classe ha raccontato sempre al Corriere della Sera: «Avevo incontrato il mio compagno che ha poi aggredito la professoressa la mattina fuori di scuola. Abbiamo parlato di come era andata la verifica di chimica e di calcio. Poi lui ha aspettato due compagni, suoi amici più stretti, ed è salito con loro». «Avevamo l’ora di Storia e la professoressa ha chiesto a lui e a loro se volessero scusarsi coi compagni, per il loro comportamento, ma loro hanno risposto di no. Nei giorni scorsi avevano fatto dei dispetti. Spegnevano la lavagna interattiva durante le ore d’inglese e, inoltre, una volta, per far perdere tempo a lezione, avevano spruzzato uno spray maleodorante e questo ci aveva costretti a cambiare classe».

Poi racconta dell’interrogazione: «Il nostro compagno aveva un’interrogazione e ha chiesto alla prof quando l’avrebbe fatta. Lei ha detto “tra 20 minuti”, dandogli il tempo di finire il lavoro. Nei giorni scorsi durante una verifica aveva preso 2 e questo gli aveva abbassato molto la media. Inoltre per la storia dello spray rischiava il 5 in condotta. Quando la prof si è avvicinata a uno dei gruppi e si è girata, lui l’ha accoltellata. Poi ha tirato fuori la pistola e ha detto “Uscite tutti”».

«Io sono scappato subito, ho avuto paura. Ho lasciato tutto in classe, non ho preso neanche il cellulare, a dare l’allarme sono stati quelli della classe accanto». Poi conclude il giovane: «Non me lo sarei mai aspettato. È arrivato l’anno scorso, ha fatto amicizia con tutti, ovviamente c’erano noi persone con cui si trovava di meglio, con me parlava solo di calcio e della scuola. Non aveva voti bruttissimi e in classe si comportava bene, a parte gli scherzi che aveva fatto. Anche con la professoressa non ricordo che avesse avuto problemi».

Fonte immagine: <a href=”https://it.freepik.com/foto-gratuito/aula-vuota-a-causa-della-pandemia-di-coronavirus_26606670.htm#query=scuola%20superiore&position=0&from_view=keyword&track=robertav1_2_sidr”>Immagine di Drazen Zigic</a> su Freepik

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