‘Il mistero del cinema’ nel libro di Bernardo Bertolucci

‘Il mistero del cinema’ è il libro inedito di Bernardo Bertolucci, in cui il regista racconta la sua vita artistica e privata

Il mistero del cinema è il libro inedito di Bernardo Bertolucci in uscita per i tipi di La Nave di Teseo. Questo testo inedito – come informa la casa editrice – è stato scritto dal regista in occasione della laurea honoris causa ricevuta dall’Università di Parma nel 2014.

Bernardo Bertolucci, in questo testo, ricostruisce la sua autobiografia artistica, tra cinema e memorie private. Il testo, informa sempre la nota ufficiale, si caratterizza per le sue 2pagine di sfolgorante e semplice grazia”, che sono state ritrovate dalla moglie Clare Peploe e da Michele Guerra.

In esse il regista, premio Oscar e autore di capolavori acclamati in tutto il mondo, fa luce su se stesso, sulla propria personalità e sulla propria arte, a partire dall’infanzia vissuta nella provincia emiliana, che non dimenticherà mai. Non mancano i riferimenti alla sua educazione culturale, derivante dal padre Attilio, che lo avvicina alla bellezza e alla poesia.

Ovviamente, non manca l’incontro con la macchina da presa: i primi esperimenti da ragazzo, la vicinanza con Pasolini e Moravia, la scoperta di Godard e della Nouvelle Vague francese. E ancora i ricordi intimi di famiglia, nelle valli sperdute di Casarola, i luoghi vicini da cui partire per esplorazioni esotiche, la fatica di emergere convincendo i produttori, l’orgoglio di essere invitato e premiato dai festival più importanti: al centro, come uno specchio attraverso cui guardare il mondo, la seduzione e il mistero del suo cinema.

Bernardo Bertolucci, scomparso nel 2018, nasce a Parma e nel 1952 si trasferisce a Roma con la famiglia. Si iscrive alla facoltà di Lettere alla Sapienza di Roma, ma non termina l’università per iniziare l’attività cinematografica come aiuto regista di Pasolini in Accattone.

Nel 1962 gira il suo primo lungometraggio, La commare secca, su soggetto e sceneggiatura dello stesso Pasolini. Nel 1964 presenta al Festival di Cannes Prima della rivoluzione, che riscuote un grande successo in Francia e lo afferma come il seguace italiano della Nouvelle Vague.

Da questi primi lavori ha inizio una carriera eccezionale, orgoglio del cinema italiano nel mondo. I suoi film ottengono il successo planetario, consacrato da numerosi premi come i 9 Oscar e i 4 Golden Globe per L’ultimo imperatore, ma anche il Leone d’oro speciale nel 2007 alla Mostra del Cinema di Venezia, la Palma d’oro nel 2011 alla carriera al Festival di Cannes e nel 2012 il premio EFA alla carriera.

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