Il futuro della quarantena, ecco cosa ha detto Matteo Bassetti, ma con lui non è d’accordo Fabrizio Pregliasco
In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Matteo Bassetti ha parlato del futuro della Pandemia e di ciò che ritiene debba essere fatto con le misure di contenimento, come la quarantena. In vista dell’arrivo della variante indiana, particolarmente contagiosa, Bassetti parla delle difficoltà di contenimento.
Ma l’infettivologo lancia un invito: «Concentriamoci dove il virus fa più danni: i fragili per età e per patologia e immunodepressi». Sull’uso della mascherina dice: «Usare la mascherina al chiuso, non in luoghi inappropriati. Ridicolo andare in spiaggia con naso e bocca coperti, significa sminuire l’importanza di questo strumento».
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Inoltre, Bassetti parla di lasciare liberi i positivi, ma «Raccomandando loro certi comportamenti». Quindi auspica un cambiamento delle norme relative alla quarantena: «Cambiamo la norma dei 7 giorni a casa se sei vaccinato e 10 se non lo sei. Diciamo alla gente di non uscire finché sono presenti sintomi. Poi possono riprendere a circolare indossando la mascherina. In pratica è una sanatoria».
Non è d’accordo il virologo Pregliasco che sulla quarantena dice: «Stavolta non intono il coro assieme a lui. Parliamone in futuro, magari alla prossima ondata, mi auguro meno travolgente. Ora è troppo presto, considerata l’instabilità del virus e la sua tendenza a cambiare tanto rapidamente. Prima o poi la quarantena agli asintomatici andrà risparmiata».
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