
In onda il 27 e 28 giugno su Sky TG24, Sky Crime, Sky Documentaries, Sky Sport, in streaming su NOW e disponibile on demand
Una statale che si snoda lungo la costa calabrese. Un camion fermo in mezzo alla carreggiata. Una ragazza in lacrime. E sull’asfalto, il corpo senza vita di Denis Bergamini, calciatore di 27 anni. È il 18 novembre 1989. Da quel momento, inizia uno dei casi più oscuri e controversi della cronaca italiana.
“Il cono d’ombra” è la docuserie Sky Original – in quattro episodi – che riporta alla luce una vicenda avvolta nel silenzio, segnata da contraddizioni, depistaggi e dolore. Dopo il successo del podcast omonimo, la serie ideata da Pablo Trincia e Debora Campanella con Paolo Negro (anche regista), è prodotta da Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries, in collaborazione con TapelessFilm e con il supporto della Fondazione Calabria Film Commission.
Quella notte si parlò di suicidio: Denis sarebbe corso incontro a un camion in corsa. Ma la famiglia e gli amici non ci hanno mai creduto. Da subito si alzano dubbi, si moltiplicano le domande. Per oltre trent’anni, la verità è rimasta sfuggente, imprigionata in un cono d’ombra fatto di reticenze e silenzi.
La docuserie affronta l’intera vicenda con un linguaggio visivo potente e intimo, restituendo non solo la drammaticità della morte di Denis, ma anche la sua umanità, la sua vita. Grazie a testimonianze dirette – come quella della sorella Donata, che non ha mai smesso di lottare per la verità – materiali d’archivio, atti processuali e filmati girati dallo stesso Denis, il racconto si snoda fino al processo del 2021, che riapre ufficialmente il caso.
Pur esplorando tutte le piste investigative, anche quelle oggi scartate, “Il cono d’ombra” non cerca il sensazionalismo: mette al centro il significato profondo di una battaglia civile ed emotiva, quella per la giustizia e la memoria. Un’indagine che ci interroga ancora oggi su cosa significhi credere nelle istituzioni, nel tempo e nella verità.