Il caso Bova: parla Federico Monzino l’amico di Martina Ceretti che ha fornito a Corona i messaggi tra l’influencer e l’attore

Il caso Bova si arricchisce di colpi di scena. Sul settimanale Chi in edicola dal 6 agosto, Biagio D’Anelli ha intervistato Federico Monzino, colui che ha fornito a Fabrizio Corona tutta la chat compresi i vocali che Raoul Bova e Martina Ceretti si sono scambiati.

Leggi anche Raoul Bova, addio a Don Matteo? Cosa emerge dall’indiscrezione

Emergono colpi di scena, parla Monzino

Federico nell’intervista su Chi rivela: «L’idea che abbiamo avuto, in quel momento, era di aiutare Martina a raggiungere una maggiore visibilità. Mi aveva espresso il desiderio di farsi conoscere, credevo sinceramente che fosse quello che voleva, e pensavo che aiutarla in questo senso potesse essere un modo per assecondare il suo sogno. Riconosco oggi che è stato un errore, una scelta ingenua che ha avuto conseguenze ben più grandi di quanto avessi previsto. Non avevo intenzione di danneggiare nessuno, né di creare una situazione complicata, ma, purtroppo, non avevo valutato appieno i rischi e le implicazioni di quella decisione. Mi dispiace sinceramente che le cose siano andate così».

Monzino aggiunge: «[…] come dicevo, aveva un desiderio di visibilità, e io, influenzato dai sentimenti che provavo per lei, ho pensato che inviare quei messaggi a Fabrizio Corona potesse aiutarla a raggiungere quella visibilità che lei cercava. Non c’era un’intenzione maliziosa o una volontà di fare del male a nessuno, ma più un’idea ingenua che quella visibilità, seppur derivante da una situazione privata, potesse essere una sorta di trampolino di lancio per la sua carriera».