
Guerra Russia-Ucraina, il sesto giorno dopo i negoziati si apre con i bombardamenti e il possibile assedio di Kiev
Il sesto giorno di guerra si è aperto sotto e bombe e sotto la minaccia sempre più concreta dell’invasione russa di Kiev. Immagini satellitari mostrano una colonna di mezzi russi lunga 60 km sarebbe alle porte della capitale ucraina. La colonna è formata da blindati, tank, pezzi di artiglieria e altri veicoli logistici.
Bombardamenti e raid si sono registrati in molte città dell’Ucraina, mentre la popolazione si è chiusa nei rifugi o sta scappando dal paese. Secondo le stime, sono 406 le vittime civili segnalate in Ucraina, ma il bilancio, che comprende anche i bambini, è destinato a salire.
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Il giorno dopo i negoziati, dunque, la situazione sul campo sembra essere peggiorata e non c’è alcun cenno alla tregua, ma uno spiraglio sulle trattative sembra essersi aperto. L’appuntamento ad una seconda giornata di colloqui fa sperare in una possibilità di trovare un accordo di pace.
Video: Convogli Ceceni in marcia verso la periferia di Kiev #UkraineRussiaWar #Ukraine #PutinWarCriminal #ceceni #war pic.twitter.com/Sg2hpOZDcC
— I Know (@leggileggero) February 28, 2022
Vladimir Putin, sempre più isolato dal resto del mondo, ha minacciato l’Unione Europea e i Paesi che forniranno armi a Kiev: «Saranno responsabili delle loro azioni». Le sanzioni nei confronti di Mosca iniziano a sortire il loro effetto, mettendo a dura prova l’economia russa. La Banca centrale russa è alle prese ha raddoppiato i tassi di interesse portandoli al 20%, ma le banche locali sono vicine al crac.
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