Governo Draghi: il giuramento e l’addio di Giuseppe Conte

Si è svolto questa mattina il giuramento della nuova squadra di Governo, seguito dal passaggio della Campanella e dal saluto a Giuseppe Conte

Si è ufficialmente concluso il Governo Conte. Oggi l’ultimo atto con la Cerimonia della Campanella e il giuramento della nuova squadra di Governo, capitanata da Mario Draghi. La giornata è stata scandita da alcuni momenti fondamentali: giuramento del nuovo Presidente del Consiglio e dei Ministri incaricati, passaggio di consegne tra Conte e Draghi con la cerimonia del passaggio della Campanella e il primo Consiglio dei Ministri. Molto toccante l’addio del presidente Conte.

Il primo momento è quello più solenne e ufficiale, in cui il presidente Mario Draghi e i Ministri incaricati hanno compiuto il proprio giuramento alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. La cerimonia, come da protocollo, si è tenuta presso il Salone delle Feste del Quirinale, ma si è svolta in una formula particolarmente sobria.

A causa delle restrizioni dovute al Covid-19, erano presenti solo i Ministri debitamente distanziati. Non erano presenti né parenti né la stampa, che era collegata in streaming. Dopo aver formulato il giuramento, sia Draghi che i vari Ministri hanno firmato la nomina e la come è previsto dalla consuetudine, si utilizzano delle penne d’oro. Ce ne sono tre, di cui una esclusivamente utilizzata dal Presidente della Repubblica. Un’altra era per i Ministri, ma per garantire la sicurezza, ad ogni firma la penna veniva sostituita per essere sanificata. Il Covid ha modificato il protocollo del giuramento, non permettendo alcuna stretta di mano.

Subito dopo si è svolta la cerimonia del Passaggio della Campanella da Giuseppe Conte a Mario Draghi, che sancisce di fatto il passaggio di consegne al nuovo Presidente del Consiglio, a cui ha fatto seguito il primo Consiglio dei Ministri.

Quando Giuseppe Conte ha lasciato Palazzo Chigi era in compagnia della compagna e per lui un applauso lunghissimo e commosso da parte di tutti i collaboratori e dipendenti affacciati alle finestre. Poco fa, sul suo profilo Facebook è comparso il messaggio di saluto. Ecco le parole di Conte:

“Ho lavorato nel “Palazzo”, occupando la “poltrona” più importante. Ma tra i corridoi e gli uffici di Palazzo Chigi, anche alla fine delle giornate più dure e dopo le scelte più gravose, ho sempre avvertito l’orgoglio, l’onore e la responsabilità di rappresentare l’Italia.

Sono grato a Voi cittadini per il sostegno e l’affetto, che ho avvertito forti e sinceri in questi due anni e mezzo. Ma vi sono grato anche per le critiche ricevute: mi hanno aiutato a migliorare, rendendo più ponderate le mie valutazioni e più efficaci le mie azioni.

La forza e il coraggio dimostrati dalla intera comunità nazionale soprattutto durante quest’ultimo anno di pandemia sono stati davvero incredibili: ci hanno dimostrato che ogni ostacolo, anche il più alto e insidioso, può essere superato, scacciando via le paure e i calcoli di convenienza, fidando nel coraggio dell’azione, nella determinazione dell’impegno, nell’etica della responsabilità. Io stesso ho cercato di far tesoro di questa esperienza, pur con i miei limiti, ma – vi assicuro – con tutto il mio impegno e la mia massima dedizione.

Da oggi non sono più Presidente del Consiglio. Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino.

È davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la – P – maiuscola, che ha l’esclusivo obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, dalla (cattiva) politica, intesa come mera gestione degli affari correnti volta ad assicurare la sopravvivenza di chi ne fa mestiere di vita.

Insieme a tanti preziosi compagni di viaggio abbiamo contribuito a delineare un percorso a misura d’uomo, volto a rafforzare l’equità, la solidarietà, la piena sostenibilità ambientale. Il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere.

Con l’Italia, per l’Italia. Grazie”.

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