Giulia Tramontano, i messaggi che l’assassino le inviava dopo la morte

Giulia Tramontano, i messaggi che l'assassino le inviava dopo la morte

Giulia Tramontano, i messaggi che l’assassino le inviava per dissimulare il suo coinvolgimento nel delitto

Agli atti dell’inchiesta, che vede coinvolto Alessandro Impagnatiello per l’assassinio di Giulia Tramontano e del bambino che portava in grembo, ci sono anche i numerosi sms che l’assassino ha inviato a Giulia per dissimulare il proprio coinvolgimento nella morte della giovane. Si tratta di messaggi che l’uomo avrebbe inviato a Giulia, ma la giovane era già stata uccisa da lui.

Il contenuto di questi messaggi è stato riportato dal Corriere della Sera: «Tata. Ho i giornalisti che mi stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così (emoticon delle mani che pregano, ndr) mia mamma piange, mio fratello e Luciano pure, ti prego, fallo per (il mio primo figlio, ndr)! Lo sai quanto è legato a te. Siamo al 4 giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico».

In sostanza, l’uomo “recitava la parte del fidanzato preoccupato, ma già aveva commesso il suo delitto. L’invio dei messaggi ha inizio nella notte tra sabato e domenica, «Dove sei?». Poi invia un altro messaggio, che cancella. Ricomincia alle 7.50 di domenica: «Hey io sono arrivato al lavoro, ora scendo a cambiarmi faccio colazione e attacco! Riposati tu». E ancora: «Hey ma sei ancora a letto?». «Mi chiami per favore» (ore 11.30).

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Continua nel pomeriggio: «BABY DOVE SEI!!!».  «Ci stiamo preoccupando tutti!!!!».

Un altro messaggio, più lungo, dice: «Ciao. Prima in casa continuavo a guardare la nostra foto di Ibiza che abbiamo fatto il quadro. So che non son stato un fidanzato ideale negli ultimi mesi. Ti ho mancato di rispetto. A te che sei stata la prima ed unica ragazza ad avere accolto mio figlio dopo che mi lasciai con (la precedente compagna, ndr). E mio figlio ho sempre cercato di proteggerlo fino alla fine, come ben sai all’inizio ci ho messo qualche settimana per rivelarti di avere un figlio, ma la tua risposta è stata “ah sì? Bene!”. Mi hai fatto esplodere il cuore. Non volevo spezzare il tuo io invece. Non volevo che non ti brillassero più gli occhi quando stavamo insieme. Hai il pieno delle ragioni, il PIENO, ma voglio chiederti solo un favore. Dicci solo che stai bene. Dicci solo che sei fuggita in qualche paese lontano per buttare giù tutto. Solo questo, ti prego».
Altre conversazioni, avvenute nei giorni precedenti il delitto, sono agli atti degli inquirenti, come il messaggio che dice: «Ma veramente prima ancora di far nascere un bambino tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori già separati? Ma che madre sei!!! Ma te lo chiedi?».

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