Gianluca Vialli è morto: il calcio perde un altro grande campione

Gianluca Vialli è morto all’età di 58 anni: l’ex calciatore sconfitto da un tumore al pancreas

Il calcio piange ancora. Dopo le recenti morti di Sinisa Mihajlovic e Pelè è scomparso Gianluca Vialli. L’ex attaccante di Sampdoria e Juventus se n’è andato all’età di 58 anni dopo aver affrontato un tumore al pancreas, scoperto nel 2017. Era capo delegazione della Nazionale Italiana, stretto amico di Roberto Mancini con il quale ha condiviso gli anni vincenti a Genova, prima di passare alla Juventus, club con il quale ha vinto la Champions League nel 1996. Simbolo dell’Italia, che attraverso i social lo ha ricordato così: “Ciao Gianluca, non ti dimenticheremo mai”.

La vita di Vialli

Nato a Cremona nel 1964 Gianluca Vialli è stato uno dei calciatori italiani più forti, oltre a risultare ancora oggi uno degli attaccanti più prolifici. Proprio grazie al calcio ha conosciuto la moglie Cathryn White Cooper, sposata nel 2003 e dalla quale ha avuto due figlie Olivia e Sofia, e Roberto Mancini, compagno di squadra nella Sampdoria e diventato un punto cardine della vita di Vialli. Insieme oltre alla vittoria dello scudetto con il club genovese, hanno condiviso il trionfo a Euro 2020 dell’Italia. Le immagini dei loro abbracci resteranno impresse nella memoria collettiva. Lo stesso CT dell’Italia Mancini in una intervista a Verissimo parlò così della battaglia con il tumore che Vialli affrontava da diversi anni: “Dobbiamo fare ancora tante cose insieme. Lui è forte, molto più di me. Credo che il fatto di stare insieme e di pensare al calcio, che è il nostro lavoro da sempre, lo abbia fatto stare bene. È un ragazzo forte e intelligente, è sempre stato un esempio e un punto di riferimento per tutti noi”.

L’addio alla Nazionale

Il nuovo allarme riguardo alle condizioni di Vialli è scattato pochi giorni fa, il 14 dicembre, quando l’ex attaccante ha deciso di lasciare il suo incarico con l’Italia per dedicarsi alle cure. Fino al comunicato di poche ore fa, in cui la famiglia ha tristemente annunciato la morte di Gianluca. L’ex Juventus è stato un simbolo nella lotta alla malattia e in una intervista a La Gazzetta dello Sport raccontò il suo coraggio: “Ho sempre pensato che il cancro è meglio tenerselo amico. L’ho sempre considerato un compagno di viaggio che avrei evitato. Adesso cercherò di farlo stancare, in modo che poi mi lasci proseguire”.

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