Genitori no vax accusati di tentato omicidio del figlio di 4 anni, ecco perché
Genitori no vax accusati di tentato omicidio nei confronti del figlio di 4 anni gravemente ammalato. Negato il consenso al tampone Covid
Un bambino di quattro anni, ricoverato per un tumore aggressivo, necessitava di cure immediate per scongiurare il peggio. Tuttavia, le cure dovevano essere effettuate presso un’altra struttura ospedaliera, che ha richiesto – per ragioni di tutela nei confronti degli altri degenti – un tampone per scongiurare la presenza di una infezione da Covid-19.
Alla richiesta del tampone, però i genitori si sono opposti, negando il consenso e, dunque, bloccando il trasferimento del bambino nella struttura idonea alle cure. I medici hanno dovuto, per salvare il bambino, far ricorso al pubblico ministero.
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Tuttavia, per l’urgenza del caso, non vi erano i tempi tecnici per aspettare la decisione del Tribunale minorile, così la Procura di Milano ha deciso di far ricorso all’articolo 359-bis di procedura penale sul «prelievo coattivo di campioni biologici su persone viventi», norma che permette al pm, attraverso un decreto motivato, di ordinarne l’esecuzione ma solo «nei casi di urgenza quando vi è fondato motivo di ritenere che dal ritardo possa derivare grave o irreparabile pregiudizio alle indagini».
Subito dopo aver eseguito il tampone, il bimbo è stato trasferito, ma nei confronti dei genitori è stato aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di tentato omicidio del figlio.
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