
Funerali di Gioele e Viviana Parisi, Daniele Mondello: “non mi fermo” e presenta querela ai Vigili del fuoco
Si sono svolti oggi, sabato 13 novembre, i funerali di Viviana Parisi e del piccolo Gioele, la cui morte, avvenuta nell’agosto del 2020, è stata archiviata come caso di omicidio-suicidio.
Daniele Mondello, compagno di Viviana e padre di Gioele, continua ad opporsi a questa ipotesi, insistendo sulla necessità di trovare altrove la causa della morte: “Non ho mai visto in tutta la mia vita un caso chiuso così con otto ipotesi diverse. Senza impronte e senza niente di concreto. L’ho detto e lo faccio: non mi fermerò mai. Ormai ho perso tutto e quindi non mi interessa niente, vado avanti fino alla fine. Lo dico anche al procuratore Cavallo che continuerò fino alla mia morte. Mi hanno tolto tutto. Farò di tutto per scoprire la verità, l’unica cosa positiva è e posso dare finalmente una degna sepoltura ai miei cari“.
Anche il legale di Mondello ritorna sull’archiviazione: “Chiunque dica che con l’archiviazione qualcosa finisce, discute di cose che non conosce. Questo caso non può essere chiuso con una archiviazione perché non è un provvedimento idoneo ad assumere valore di cosa giudicata“.
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Claudio Mondello, il legale di Daniele, ha parlato di querela contro i vigili del fuoco. Ecco cosa ha detto a Tgcom24: “il giorno successivo alla discussione, quindi non rientra in questo decreto di archiviazione, Daniele ha presentato una nuova autonoma querela che riguarda i vigili del fuoco e la condotta degli stessi pompieri, che avevano il cadavere di Viviana sotto gli occhi già dal 4 agosto“.
E sul ruolo dei vigili del fuoco aggiunge: “Perché le immagini del drone non sono mai state trasmesse in Procura? Se n’è accorta solo dopo uno dei consulenti dei magistrati, la dottoressa Somma, istituzione estranea ai vigili del fuoco. Il cadavere era lì sotto il traliccio. Ebbene, dopo l’8 agosto 2020 tutta Italia sapeva che il cadavere era sotto il traliccio: quindi ci siamo sentiti dire, come scritto nell’archiviazione, che i vigili del fuoco non hanno dato comunicazione alla procura e alle autorità, ritardando così le indagini, perché erano stanchi. Vi chiedo, se fosse vostro figlio e scrivessero qualcosa del genere, voi come vi sentireste?”
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