Fedez e don Alberto Ravagnani: botta e risposta sui social

Fedez e don Alberto hanno avuto una discussione sui social, col religioso che ha accusato l’influencer e cantante di “censura”

A colpi di stories Instagram, c’è stato un botta e risposta tra il cantante Fedez e don Alberto Ravagnani, prete di Busto Arsizio diventato una webstar per i video pubblicati  durante il primo lockdown. Tempo fa c’era stato uno scambio di opinioni tra i due in modo amichevole, Fedez lo aveva invitato a parlare in alcuni podcast e sul proprio canale Twitch. Qualcosa però adesso è andata storta e Fedez lo ha bloccato su Instgram, come ha raccontato il sacerdote.

“Fedez mi ha bloccato su Instagram. Che per le dinamiche dei social significa ‘fatto fuori’ o ‘censurato’. Peccato, io non ce l’avevo assolutamente con lui”: ha detto il religioso sui  social lamentando il gesto del rapper: “Per dialogare bisogna essere in due: evidentemente non vuole farlo. Io però rimango amichevole e disponibile”.

Da qui la replica di Fedez attraverso le storie Instagram, spiegando i motivi che lo hanno spinto a bloccare il sacerdote: “Sto ricevendo un sacco di brutti insulti. Non è un problema, ma mi fa ridere il fatto che derivino da un post fatto da un prete, Don Alberto, che probabilmente conoscerete perché l’ho invitato ai miei podcast a parlare liberamente delle sue idee, con cui non concordo, ha fatto un post perché l’ho bloccato su Instagram. Sostiene che bloccare una persona su Instagram equivalga a censurarla…”.

“Ma se ti fosse interessato così tanto avresti potuto chiamarmi. Hai il mio numero e ti ho sempre risposto” ha aggiunto poi Fedez, che ha spiegato di averlo bloccato per via dei tanti messaggi ricevuti da don Alberto alcuni dei quali sarebbero stati un po’ offensivi. “Trovo bizzarro accusare di censura una persona che ti ha dato tanto spazio. Ti ho bloccato perché mi ‘asciugavi’ un pochino” – ha detto Fedez: “Un’altra cosa che trovo divertentissima è essere accusato di censura da un uomo che rappresenta la più grande macchina di censura della storia dell’umanità, cioè la Chiesa”.

“Non condivido il fatto che Fedez abbia trasceso, spostando la questione sulla Chiesa e sulle mie affermazioni” ha replicato il sacerdote, negando anche di averlo tempestato di messaggi: “Ha smesso di seguirmi, ma è finita lì. Ora, dopo diverse settimane, mi ha bloccato. La Chiesa e le mie idee non c’entrano con questo fatto. È liberissimo di bloccarmi, ma segnalo una certa incoerenza. Io sono aperto e disponibile al dialogo sempre, non a periodi alterni. E il dialogo si fa sempre in due. Se io non posso parlare, non c’è dialogo”.

Da qui i follower si sono schierati chi per Fedez chi per don Alberto, che ha continuato: “Fedez mi ha giustamente criticato per l’uso improprio del termine ‘censura’ e quindi mi scuso e mi rimangio quella parola perché in effetti la censura è ben altro, ma il senso rimane – ha aggiunto nelle nuove stories– Mi sono sentito ‘censurato’, tra mille virgolette, perché mi ha tolto la possibilità di avere un dialogo con lui e questo mi è dispiaciuto”.

Poi don Alberto ha evidenziato: “Da quando Fedez ha pubblicato le sue stories sono oggetto di insulti molto pesanti da parte dei suoi follower. Ovviamente non è colpa sua, però il fenomeno è interessante: un influencer critica una persona e quella viene attaccata in massa da tutto il suo seguito”, ha detto ancora: “Gli influencer sono in grado di spostare le persone e anche la loro rabbia. Credo che se lui avesse usato toni diversi, rispondendo solo sull’argomento sollevato da me, non avrei ricevuto questi attacchi”.

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