Federica Pellegrini: «Ho fatto pedinare Magnini. Ceccon? Vuole provocare»

Federica Pellegrini a tutto tondo: «Ceccon? Gli avevo scritto. Magnini? Nessuna pace»

Le parole dopo il secondo posto a Ballando con le Stelle

Federica Pellegrini è reduce dal secondo posto a Ballando con le Stelle. Di questo e altro ha parlato a Corriere della Sera in una lunga intervista in cui torna a parlare del nuoto.

«Ho tre anni, l’istruttrice di nuoto vuole che metta la testa sotto l’acqua per fare le bolle, a me non piace, lei si spazientisce. La testa alta è rimasta poi un tratto nella mia nuotata, adesso è considerata sbagliatissima».

Tra i temi toccanti anche l’omicidio di Giulia Cecchettin che l’ha colpita: «Sì, tantissimo. Il padre mi ha chiesto di entrare nella Fondazione. Quando è stata uccisa ero incinta di mia figlia. Quella tragedia mi ha portato a pensare al patriarcato, a quante volte le donne vengono sminuite. È successo anche a me. Quando ho scelto io di rompere una relazione, ho avuto tutti contro. Fossi stata un uomo, sarebbe stato diverso».

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Torna anche all’argento olimpico di Atene 2004. «Impazzisco di gioia, sono felicissima, non capisco perché gli altri attorno a me non lo siano, perché si aspettassero di più. Ma come, ho appena compiuto 16 anni, dovevo fare la mascotte, e un argento non va bene? Se riguardate la gara in tv, anche la voce del telecronista si spegne all’arrivo. È un po’ come il discorso di Benedetta Pilato: nessuno capiva come potesse essere contenta di un quarto posto ai Giochi».

Impossibile non parlare di Rio e della forte delusione, la Pellegrini ammette che quella medaglia avrebbe cambiato tutto, si sarebbe ritirata e avrebbe sposato Filippo Magnini.

Con Filippo sono stati sei anni importanti, belli e molto difficili. Lui ha fatto tanto male a me all’inizio, io l’ho fatto a lui alla fine, perché non ero sicura». Eppure il nuotatore la tradiva: «Sì, l’ho scoperto due volte. La prima ha lasciato il vecchio cellulare a casa e ho letto i messaggi – e la seconda – Gli ho mandato un paparazzo. Con l’incarico di tenerlo d’occhio a Pesaro, sotto casa sua. Avevo dei sospetti, e avevo ragione: si vedeva ancora con la sua ex ragazza. Ma ho perdonato: finché sono innamorata tendo a farmi andare bene tutto. Quando mi stufo, però, è finita».

Rircorda anche l’amore con Giunta: «All’inizio era freddo. Con Matteo mi sono esposta come con nessuno. Ammiccavo, cercavo di mandargli dell’elettricità, ma lui… fermo. E io mi chiedevo: “Capirà?”. Si è lasciato andare solo quando è stato sicuro che era una storia importante».

Federica Pallegrini si sofferma sulla nascita della figlia Matilde.

.«Un cambiamento epocale. Me lo aspettavo, ma non così. Io e Matteo abbiamo deciso di vivere la bambina in modo esclusivo: ce ne occupiamo noi o i nonni, senza tate. L’ho portata anche ai Giochi di Parigi, i primi in cui mi sono goduta la finale a bordo vasca  – e poi – I primi quaranta giorni sono stati durissimi: allattavo, non dormivo, la piccola non si staccava mai da me. Tutti mi dicevano: è il momento più bello! Io invece non ne potevo più».

Si parla anche dell’ormai celebre querelle con Thomas Ceccon. Pellegrini fa vedere un video in cui abbraccia il nuotatore.

«Per questo mi sono molto dispiaciuta per le sue parole. Ceccon si allena a Verona, nella mia stessa piscina, che porta il nome del mio allenatore. È vero che io e lui ci siamo frequentati poco, avevamo orari diversi, siamo di generazioni diverse, lui sempre con gli occhi sul telefonino, lo saluti e non ti saluta, poi magari non lo saluti una volta e sei quella che se la tira. Ma il rapporto è sempre stato cordiale. Quello che mi ha dato più fastidio è che dice che apprezza l’atleta ma non la persona; però lui come persona non mi conosce. Secondo me ha capito che fare il provocatore funziona. Infatti attacca un po’ tutti, compreso Sinner…».

Poi proprio sul tennista: A questo punto un fatto è certo, si è trattato di contaminazione. Ora dobbiamo aspettare la sentenza del Tas, il tribunale dello sport di Losanna, dove decideranno se come sostiene la Wada, l’agenzia antidoping, c’è una responsabilità dell’atleta rispetto al suo staff o meno».

Infine sull’esperienza a Ballando: «Quello che avete visto è stato solo l’apice: mi sono sentita un po’ messa in mezzo. Credo che Madonia avrebbe dovuto ballare sin da subito con la sua fidanzata. Poi è stata la produzione che ha scelto di allontanarlo, io ho risposto “fate voi”. Vi ho detto che sono un soldato. Sono strafelice del risultato! Un viaggio turbolento ma bellissimo. Anche nella serata finale, sabato scorso, mi sono divertita, tanto… ballando forse un po’ alla cavolo, come piace a me. Ma chi se ne importa».

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