Sul palco di Salina, tra il ricordo di Troisi e il teatro che fa ancora ridere e riflettere. A Marefestival 2025 la comicità “si fa seria”

Non ha mai davvero lasciato il palco, ma a Salina c’è stato un momento in cui sembrava tornare dove tutto è cominciato. Non in senso geografico, ma ideale. Ezio Greggio, volto storico della comicità italiana, ha ricevuto la Targa Argento per il Teatro nell’ambito del Marefestival Salina – Premio Troisi, un riconoscimento che dice molto più di quanto sembri.
Non solo un premio alla carriera, ma un segno di continuità: tra generazioni, tra linguaggi, tra risate di ieri e quelle che ancora oggi riempiono i teatri.

Una vita sullo schermo, e ora anche sul palco

Il successo del suo ultimo one man show, “Una vita sullo schermo”, ha fatto registrare sold out in tutta Italia. Un racconto in prima persona ma con lo sguardo sempre rivolto al pubblico, in cui Greggio mescola ironia, memoria e uno stile che ha sempre saputo rinnovarsi pur restando riconoscibile.
A Salina ha portato non solo l’eco di quelle serate affollate, ma anche la leggerezza di chi sa che ridere è una forma d’arte. E il teatro, oggi più che mai, è lo spazio dove questa arte trova casa.

Il gioco serio della comicità

Credit. Marco Briguglio

Nel ricevere il premio, consegnato dall’imprenditore Manfredi Barbera e dal vicesindaco di Malfa Giuseppe Siracusano, Greggio non ha rinunciato al suo tono scherzoso. Un’idea improvvisata — forse solo una provocazione — ha strappato sorrisi sinceri: “Potrei candidarmi a sindaco di Salina”, ha detto, immaginando un futuro “Natale alle Eolie”, in un improbabile cinepanettone isolano.
Eppure, dietro quella battuta, si è intravisto qualcosa di più: il rapporto affettuoso con il pubblico, con l’isola, con la memoria di un cinema che ha saputo unire leggerezza e profondità.

Nel nome di Troisi

Il festival che porta il nome di Massimo Troisi è molto più di un evento. È un luogo del cuore, della cultura e dell’affetto, che celebra ogni anno figure capaci di lasciare il segno nel tempo. Greggio non ha mai nascosto la sua stima per Troisi, né l’influenza che quella comicità “sottovoce” ha avuto su una generazione abituata a ridere ad alta voce.
Salina, con la sua atmosfera sospesa, si è confermata ancora una volta lo scenario ideale per rendere omaggio a chi ha fatto del sorriso uno strumento narrativo.

Un volto che non passa di moda

La presenza di Ezio Greggio in questa edizione di Marefestival — la quarta, per lui — ha ricordato al pubblico che certi volti restano, perché attraversano i decenni senza mai stancare. Il suo linguaggio è cambiato con il tempo, ma il cuore del personaggio è rimasto intatto: uno sguardo ironico sul mondo, che sa raccontare il presente senza prenderlo troppo sul serio.
Un comico, sì. Ma soprattutto un narratore della nostra epoca, capace di camminare tra televisione, cinema e palcoscenico senza perdere mai il passo.

A Salina non ha portato solo battute. Ha portato una carriera che continua, uno stile che resiste e una comicità che sa ancora farsi ascoltare.