Amici 21, la polemica su “Malafemmena”: la parola a Maria De Filippi
IL BRANO “MALAFEMMENA” CENSURATO? POLEMICA PER UNA PUNTATA DI AMICI 21. LA CONDUTTRICE MARIA DE FILIPPI RISPONDE A TONO
In questi giorni si è alzato un polverone riguardante l’esibizione di un ballerino di Amici 21. Con un comunicato ufficiale Maria De Filippi ha così risposto alle polemiche.
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Durante la penultima puntata andata in onda, il ballerino di latino americano Mattia Zenzola, si è esibito sulle note di “Malafemmena”, celebre brano di Totò, durante una sfida che il giovane allievo di Amici, ha vinto. La polemica riguarda proprio il brano. Gianni Valentino, curatore del progetto Totò Poetry Culture, aveva lamentato, sui social network, la censura del titolo della canzone. Valentino ha quindi accusato il talent di Mediaset di voler essere politically correct. Difatti ha scritto: “Per esigenze di ‘pulizia televisiva’, storpio una canzone eseguita da centinaia di interpreti e che dà il titolo a due film?”.
Questa critica non è passata inosservata a Maria De Filippi che ha immediatamente fatto diffondere la sua dichiarazione a riguardo.
In questo comunicato lei precisa che il titolo è stato presentato per intero prima dell’esibizione e che il brano sia stato tagliato solo per motivazioni logistiche. Inoltre, la De Filippi non solo punta il dito contro a Gianni Valentino bensì anche a tutti gli altri giornalisti che non hanno controllato la dinamica.
In questi giorni circola un’assurda polemica tra web e carta stampata, sull’eventualità che ad Amici si sia sentita l’esigenza di censurare la canzone di Totò, Malafemmena.
Una canzone che ad Amici è stata eseguita mille volte nel corso degli anni, con o senza la strofa contenente la parola malafemmena.
Nella circostanza a cui si riferisce la polemica, il brano è stato tagliato a circa un minuto o poco più, come è d’abitudine per l’esecuzione delle coreografie e di fatto, sia per stare nel tempo richiesto che per mantenere integra la melodia che tutti conosciamo, sono venute via due strofe centrali, oltre che la fine del brano.
Solo i malpensanti possono credere che si sia deciso di tagliare la parola malafemmena che però, nel frattempo, viene annunciata proprio introducendo la coreografia… “Francesca esegue una coreografia sulle note di Malafemmena”. Quindi secondo i critici, tagliamo la parola ma la utilizziamo per introdurre il brano. Saremmo quindi censori e cretini…
Nulla di grave, però rimane una questione aperta: se il curatore del progetto Totò Poetry Culture, Gianni Valentino (che ha dato il la alla polemica), può incappare in un sonoro errore, come è possibile che esimi giornalisti si prendano la briga di scrivere paginate sull’argomento senza nemmeno controllare l’accaduto?
Come diceva Totò, la vita è fatta di cose reali e di cose supposte: se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?
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