Etiopia, Boeing precipitato nel 2019 per un errore del software. A dirlo è il ministro dei Trasporti dell’Etiopia
Dagmawit Moges, ministro dei Trasporti dell’Etiopia, in riferimento al disastro aereo del Boeing 737 Max della compagnia di bandiera Ethiopian Airlines diretto a Nairobi, avvenuto pochi minuti dopo il decollo da Addis Abeba il 10 marzo 2019, ha dichiarato che fu causato da un errore del software di bordo.
Nel disastro aereo morirono 157 morti, fra cui 8 erano italiani, come il fondatore del Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (Cisp) Paolo Dieci e l’archeologo Sebastiano Tusa. L’incidente aereo causò anche la crisi dell’azienda Boeing. “Il sensore sinistro dell’angolo di attacco dell’aereo si è guastato subito dopo il decollo, inviando dati errati al sistema di controllo del volo, e i dati errati inseriti hanno innescato il Maneuvering Characteristics Augmentation System (Mcas), che ha ripetutamente inclinato il muso dell’aereo fino al punto in cui il pilota ha perso il controllo”, ha dichiarato ai giornalisti Moges. Inoltre, il ministro ha detto che il rapporto finale sarà reso pubblico nei prossimi giorni.
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La notizia del guasto del software era trapelata già in passato, quando gli inquirenti etiopici ne avevano parlato in un rapporto preliminare del marzo 2020. In particolare, è emerso che la progettazione del sistema Mcas “lo rendeva vulnerabile a un’attivazione indesiderata”.
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