Accuse gravi a suo carico
Si infittisce il caso che ha coinvolto il cantante Emis Killa, che di sua sponte ha preso la decisione di ritirarsi da Sanremo 2025, visto che è indagato e ha ricevuto il Daspo.
È così oggi, Repubblica, ad approfondire le relazioni del cantante con gli Ultrà di Milan e Inter. Emis Killa sarebbe diventato molto intimo del capo ultrà del Milano, Lucci,
Sul quotidiano si legge: “Presente al pranzo di San Silvestro del 2022. Ospite al ricevimento per la cresima del figlio del leader della curva Sud, tanto caro a Matteo Salvini, nel giugno successivo: proprio al tavolo del rapper, il capo degli ultrà milanisti aveva confessato la sua ossessione (giustificata) per le cimici degli investigatori: «Ci avranno già fatto il ristorante… ambientalizzato! Sì, 100%»”.
Si dice anche come l’artista sia venuto in contatto con altri membri della curva. Emis Killa era diventato un uomo di cui fidarsi tanto che Lucci, in una intercettazione diceva: «Io sto aprendo una catena di negozi — spiegava Luca Lucci a cena — uno lo sta aprendo il cantante Emis Killa a Monza».
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Il cantante, però, non era stato “toccato” dagli arresti del 29 settembre scorso. Si parla solo di un coinvolgimento nel pestaggio, ai danni di uno stewart allo Stadio San Siro di Milano.
Poi però a “incastrarlo” ci avrebbero pensato le perquisizioni: come noto sono state trovati sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente telescopico, un taser e 40mila euro.
Il nome di Rudolf Emiliano Giambelli, ovvero Emis Killa, è così finito sul registro degli indagati per associazione a delinquere.
Intanto, secondo quanto spiega Ansa,