Emanuela Orlandi, diffuso l’audio inquietante: «Fa male, basta. Dio, perché?». La voce è la sua

Emanuela Orlandi, a 40 anni dalla scomparsa della giovane, è stato diffuso un nuovo audio dove si sentono chiaramente le parole: «Fa male, basta. Dio perché?»

Tre inchieste e punti ancora oscuri da chiarire. Intanto sul caso Emanuela Orlandi è emerso un audio inquietante con la voce di Emanuela Orlandi dove si sente dire: «Fa male, basta. Dio perché?».

Luglio 1983:  il mese dopo la scomparsa della 15enne vaticana, venne trovata sotto il colonnato di San Pietro un’audiocassetta presumibilmente lasciata lì dai rapitori e un’altra cassetta venne invece spedita presso la sede Ansa di Roma. Di quest’ultima cassetta esistono diverse trascrizioni.

Sul lato A si sentono voci maschili leggere un comunicato chiedendo  a liberazione dell’attentatore del Papa Alì Agca in cambio di Emanuela Orlandi. Sul lato B, invece, la voce di Emanuele, audio concesso da Pietro Orlandi al Fatto Quotidiano.

Voce di Emanuele che lascia pensare a delle torture subite: «Fa male. Basta, mi sento male», e poi ancora: «Dio, perché?». Quindi una serie di lamenti di voce femminile che fanno riferimento anche a del sangue.

C’erano stati dei dubbi sulla voce del lato B. In quei giorni critici infatti gli inquirenti – analizzando la cassetta – comunicarono al padre di Emanuela, Ercole Orlandi, che si trattava di una serie di spezzoni di film porno, che erano stati montati insieme da un mitomane. Ma poi il fratello di Emanuela, Pietro, ha scoperto che esperti del Sismi avevano verbalizzato che la voce corrispondeva alla ragazza.

Questa versione della registrazione è stata reperita nel 2016 da Pietro Orlandi. Si tratta di un estratto della cassetta originale recapitata all’Ansa, ancora oggi è sconosciuta la sua ubicazione. Probabilmente si tratta di un audio rimontati dove si sente anche il suono di un proiettile e poi tagli fatti sulla registrazione. Si ipotizza dunque che questo nastro sia stato realizzato ad hoc ma senza conoscerne l’intento.


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