Elisabetta Gregoraci accusata di un grave reato? La showgirl replica alle accuse di Dagospia
Tra gossip e presunti flirt, emerge una pesante accusa nei confronti dell’ex Signora Briatore. Ecco di che si tratta
Come ciascun lavoratore dello spettacolo che si rispetti, anche Elisabetta Gregoraci, affermata showgirl ed ex gieffina, si affida alle agenzie di management e press office per la gestione delle proprie attività artistiche.
Negli anni recedenti, infatti, la showgirl è stata seguita da “LaPresse”, nota agenzia di stampa multimedia italiana con sede principale a Milano e di proprietà dell’imprenditore Marco Maria Durante, specializzata nella gestione di artisti, autori, registi, fotografi e giornalisti.
Belen Rodriguez, Melissa Satta, Rita dalla Chiesa e Adriana Volpe, sono solo alcuni dei talent che si affidano alla consulenza di LaPresse per l’immagine, il management e l’ufficio stampa e, tra loro, spicca anche il nome di Elisabetta Gregoraci.
La showgirl, a detta del portale di Gossip Dagospia, pare non abbia pagato alla prestigiosa agenzia le fatture degli ultimi tre anni e che, dopo un’offerta a stralcio giudicata ridicola, l’agenzia avrebbe deciso di portare in tribunale la sua ex assistita.
La notizia, però, riceve una fulminea, dura e lunga replica da parte dell’accusata:
“Caro D’Agostino, quanto da te pubblicato sui miei rapporti con la Presse contiene notizie non vere e gravemente lesive della mia immagine.
In primo luogo il mio rapporto professionale con LaPresse si è esaurito formalmente fin dal settembre 2019. Successivamente vi è stata esclusivamente una ulteriore collaborazione relativa alla mia partecipazione al GF Vip”.
Ciò nonostante La Presse pretende ora arbitrariamente il pagamento di somme che non le sono dovute. I miei legali sono da tempo in contatto con i legali de La Presse al fine di individuare una soluzione condivisa che ponga fine ad ogni reciproca contestazione e ti segnalo che questa era stata recentemente concordata tra i legali e si aspettava soltanto la firma delle parti.
Ora La Presse, nonostante avesse condiviso l’accordo, pretende di cambiare il contenuto dell’accordo ed anche di sfruttare il tuo sito in maniera strumentale per screditarmi ed utilizzarlo quale indebito strumento di pressione. Nessun tribunale quindi.
Anche l’asserzione secondo cui sarebbe stata fatta una offerta ridicola non corrisponde al vero, cosi come falsa è la notizia che La Presse abbia dato inizio ad una causa nei miei confronti visto che le cose erano state definite con reciproca soddisfazione.
Ti informo infine che qualche settimana fa il dr Durante ha voluto incontrarmi per chiedermi di tornare con la sua agenzia, richiesta che ho cortesemente ma fermamente rifiutato. Dunque, come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre…
E’ chiaro che a fronte di affermazioni gravemente denigratorie nei miei confronti mi riservo di valutare qualsiasi misura e rimedio a tutela della mia immagine e del mio nome”.
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