Elisabetta Canalis esprime la sua opinione sul politicamente corretto

Con delle storie pubblicate su Instagram, Elisabetta Canalis ha espresso il suo pensiero sul politicamente corretto, ricevendo complimenti

Tra un esercizio di fitness e una collaborazione con brand di abbigliamento, Elisabetta Canalis ha espresso la sua opinione sul “politicamente corretto”.

Direttamente sul suo profilo Instagram ha pubblicato una serie di storie scritte nelle quali ha dichiarato: “Penso che la direzione che stiamo prendendo è quella del dovere esprimere un pensiero a senso unico, censurando e censurandoci per il terrore di essere bollati come misogini, omofobi o razzisti. L’Italia è un Paese libero e così dovrebbe rimanere. L’Europa non deve omologarsi alle follie del politically correct che si vedono sempre più spesso altrove, anche perché a livello di diritti umani e di umanità in generale abbiamo tanto da insegnare a molte nazioni”.

In modo netto l’influencer ha preso posizione contro il politicamente corretto spiegando le sue ragioni e ha aggiunto: “Vedo con preoccupazione persone completamente fuori di testa che ci impongono via social cosa sia giusto o sbagliato cosa dobbiamo dire e cosa NON dobbiamo, tutto in nome dell’uguaglianza o dei pari diritti. In questo modo si dividono le persone invece che unirle, fomentando un bullismo collettivo spacciato per difesa dei diritti delle minoranze, minoranze che hanno le loro idee e le loro sfumature ideologiche e che non vogliono essere messe tutte sotto lo stsso cappello”.

Elisabetta Canalis, che da anni vive a Los Angeles, ha inoltre ricordato quali sono i valori e le origini dell’Europa: “Vivo in un paese dove questo fenomeno sta arrivando all’estremo e spero che la nostra vecchia Europa, con le sue radici e la sua storia riesca a salvarsi da quast’ondata di follia in arrivo, pur sensibilizzando le nuove generazioni al rispetto e all’amore per il prossimo così come per le creature che abitano questo pianeta insieme a noi. Togliere libertà di una battuta, cancellare la storia perché certi simboli non possono appartenere al presente invece che spiegare attraverso la storia stessa perché e per come ci siamo evoluti, è come crearsi una visione del mondo basata su Google ed ascoltare chi urla più forte”.

Infine, Elisabetta Canalis apre ad una soluzione: “Forse la differenza la farà chi di noi ragionerà con la propria testa senza farsi intimorire dai “buonisti” e dai “cattivisti” che amano mettere alla gogna chi sa avere un’opininione. Scusate ma a volte è difficile rimanere indifferenti, preferisco avere una conversazione civile, ascoltare ed essere ascoltare piuttoste che seguire il gregge. Un bacio”.

Molti attestati di stima hanno raggiunto l’influencer, inclusi quelli di Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

 

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