Donna uccisa a Cassino, fermato il presunto killer. Si cerca anche un secondo uomo, complite del sospettato
«Il caso sarà risolto entro 36 ore, perché l’assassino ha lasciato una traccia», queste le parole del questore di Frosinone in merito alla morte di Yirelis Pena Santana, la dominicana di 34 anni uccisa con una dozzina di coltellate sabato mattina nel suo nuovo appartamento a Cassino.
Grazie all’analisi del cellulare della vittima, alle tracce lasciate dall’omicida, dall’analisi delle telecamere di sicurezza della zona, gli agenti della polizia di Stato sono riusciti a individuare il colpevole. Il presunto omicida, sarebbe il proprietario di una piccola azienda agricola, che vive nella località San Lorenzo, alla periferia di Cassino.
Gli agenti sono alla ricerca di un secondo uomo, un collaboratore dell’azienda, che potrebbe aver aiutato l’uomo a disfarsi dell’arma del delitto, che ancora non è stata rinvenuta. Si sospetta che l’arma possa essere stata sotterrata nel terreno dell’azienda.
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Intanto, l’autopsia avrebbe confermato le 12 coltellate inferte alla vittima, di cui una mortale che ha reciso la giugulare, facendola morire per dissanguamento. Sempre dall’esame autoptico è emerso che l’assassino avrebbe anche tentato di strangolarla.
La vittima viveva a Cassino solo da una ventina di giorni, sembra non uscisse quasi mai dal suo appartamento. Anche i vicini di casa non la vedevano mai. Inoltre, la donna era madre di tre bambini, che vivono con la nonna. Ignoti ancora i motivi che hanno condotto l’uomo a uccidere la donna.
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