Don Matteo, Terence Hill rivela quale sarà la sua sorte e quali sono i motivi

Si torna a parlare di Don Matteo e stavolta è Terence Hill che svela quali sono i motivi dell’ingresso di Raoul Bova

In attesa di vedere la nuova stagione di Don Matteo, le indiscrezioni trapelate negli ultimi mesi hanno fatto crescere l’attenzione e la curiosità da parte dei telespettatori.

Oltre al ritorno di Flavio Insinna nel suo conclamato ruolo, nel cast arriverà Raoul Bova. Se prima si parlava di una semplice new entry, adesso, invece, è certo che Raoul Bova sostituirà Don Matteo.

La conferma arriva dallo stesso attore Terence Hill che, dopo vent’anni e più di 250 puntate, sarà presente nella tredicesima stagione di Don Matteo solo nelle prime quattro puntate e dalla quinta entrerà in scena Don Massimo, il nuovo personaggio interpretato da Raoul Bova.

«Non è prevista una puntata incentrata sull’uscita di scena di Don Matteo. Non ci saranno lacrime e abbracci. Raoul arriva nel quinto episodio e, in seguito, si scoprirà che tipo di legame lo unisce al mio personaggio: è proprio Don Matteo ad averlo scelto come successore, e poi si svelerà il motivo per cui io scompaio» ha spiegato Terence Hill.

Mentre sui social è arrivata la prima foto dell’incontro tra Terence Hill e Raoul Bova, quest’ultimo ha voluto precisare: «Don Matteo è una sorta di padre spirituale del mio Don Massimo. Il mio personaggio ha alle spalle un passato misterioso, una storia travagliata, violenta, ha sfiorato la morte ed è arrivato ai suoi 40 anni senza mai indossare una tonaca da prete. Però, l’incontro con il parroco investigatore, gli cambia la vita. Il mio prete è alla ricerca di sé stesso, forse avrebbe preferito fare il missionario in qualche lontano paese. E, al suo primo incarico in una parrocchia, con una vocazione travagliata, abbraccia la fede con una spiritualità francescana: è un prete della terra, contadino, abituato a sporcarsi le mani, più propenso a stare tra gli ulivi umbri, dove è girata la serie, che a rinchiudersi dentro quattro mura. D’altronde ho avuto modo, anni fa, di interpretare proprio San Francesco».

Per il ruolo da interpretare, Raoul Bova ha avuto la benedizione di Terence Hill: «Raoul è perfetto per il suo ruolo. L’ho visto impersonare un uomo disabile nel film Indovina chi viene a Natale? di Fausto Brizzi: una parte non facile da interpretare, ma lui era bravissimo. E non ha bisogno di miei particolari consigli per rendere credibile il suo prete francescano, possiede l’entusiasmo giusto per realizzarlo, una dote piuttosto rara nella categoria attoriale, un valore aggiunto: a volte il nostro mestiere si riduce a semplice routine».

Sui motivi che hanno spinto Terence Hill ad abbandonare un personaggio amato come Don Matteo, l’attore ha spiegato: «Avevo voglia di dedicare più tempo alla mia vita privata: ora voglio fare un lungo viaggio con la famiglia in America e, nel prossimo maggio, voglio finalmente fare il Cammino di Santiago de Compostela. Sono orgoglioso della scelta che è stata fatta per il mio successore».

 

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