Denise Pipitone: si rafforza la teoria della “stanza segreta”

Denise Pipitone

Denise Pipitone: si rafforza la teoria della “stanza segreta”, ovvero un ambiente non segnalato al catasto nell’ex casa di Anna Corona

Nella scorsa puntata di Quarto Grado è stato dato ampio spazio alle analisi della presunta “stanza segreta” ricavata all’interno della casa dove viveva, ai tempi dei fatti, Anna Corona con le figlie. Secondo quanto è stato detto in puntata ad una stanza sarebbero state apportate delle modifiche, ovvero un abbassamento del soffitto, riducendone visibilmente l’altezza. le modifiche nono sono mai state segnalate al catasto e non è facile nemmeno risalire a quando quelle modifiche siano effettivamente state fatte. Gli attuali proprietari, tramite il loro legale, fanno sapere di non conoscere notizie in merito ai lavori, essendo stati effettuati dal padre, oggi deceduto.

Secondo quanto è, invece, riportato sui quotidiani di oggi, quella stanza avrebbe ospitato la piccola Denise dopo il rapimento. A sostenerlo sarebbe, come riporta anche Libero, Salvatore Giacalone sul Giornale di Sicilia. L’ipotesi, dunque,  che sosterrebbe che Denise “sia rimasta chiusa per diversi giorni all’interno di questa stanza segreta”.

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La presenza di questa intercapedine, definita ormai “stanza segreta” sarebbe emersa nel 2005, quando si verificò il tentativo di acquisto dell’immobile da parte di un uomo, che vi avrebbe rinunciato notando proprio le differenze tra ciò che appariva sulle piantine catastali e quanto poi si nota all’interno dell’abitazione. Tuttavia, anche se è un dato di fatto la presenza di questo nuovo ambiente, Gaspare Morello, avvocato dei proprietari dell’immobile, nel corso della puntata di Quarto Grado,  ha mostrato come nel soffitto ricoperto di legno non sembrerebbero esserci elementi che farebbero emergere la presenza di una ipotetica botola, che darebbe accesso all’ambiente.

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