Lo show evento a Napoli va a Carlo Conti e non al volto emergente della tv pubblica. Il “figliol prodigo” di Rai1 resta a guardare

Napoli è pronta a esplodere di musica, emozione e memoria. Domani, giovedì 18 settembre, in una Piazza del Plebiscito già sold out, si accenderanno i riflettori su “Pino è – Il viaggio del Musicante”, l’evento celebrativo per i 70 anni dalla nascita e i 10 dalla scomparsa di Pino Daniele.

Uno spettacolo immenso, carico di ospiti, talento e cuore, che andrà in onda in prima serata sabato 20 settembre su Rai 1, RaiPlay e in simulcast su Rai Radio 2. Sul palco, una parata di stelle della musica italiana, da Elisa a Mahmood, da Giorgia a De Gregori, passando per Geolier, Emma, Elodie, Sangiorgi, Diodato, The Kolors, Clementino e tanti altri.

A condurre la serata, Carlo Conti e Fiorella Mannoia ed è proprio qui che nasce il retrogusto pungente di una scelta che fa rumore. Perché la Rai, che da mesi sembrava voler costruire attorno a Stefano De Martino la figura del nuovo golden boy della tv pubblica – l’erede di Conti e Amadeus – alla prima vera occasione “pesante” ha virato decisa verso una roccia sicura. Un passo indietro? Un’ammissione implicita? Forse.

De Martino, con il suo stile spigliato, la conduzione colorita, i passi di danza e la battuta pronta da salotto napoletano, sembrava pronto alla consacrazione e invece no. La vetrina più prestigiosa dell’autunno Rai finisce nelle mani del conduttore per eccellenza, quello che non sbaglia un colpo, quello che, con il gossip, ha chiuso da tempo.

La Rai, senza dichiararlo, ha mandato un messaggio chiarissimo! Quando il gioco si fa serio, si torna a chiamare i fuoriclasse e De Martino, forse, ancora non lo è. Perché se da un lato la tv generalista ha bisogno di volti freschi, dall’altro non può permettersi di affidare la memoria di un gigante come Pino Daniele a chi non ha ancora pienamente dimostrato di saper reggere il peso della Storia.

“Pino è – Il viaggio del Musicante” sarà comunque una festa grandiosa, ricca di musica e significato. Un evento che intreccia arte e solidarietà, grazie anche alla Fondazione Pino Daniele ETS che prosegue il lavoro sociale del musicista con borse di studio, progetti educativi e il sostegno alla ricerca pediatrica. Una vera occasione per onorare un’eredità culturale e umana che appartiene a tutti. Ma nel backstage, lontano dai riflettori, resta quella domanda sospesa nell’aria: De Martino è già una scommessa persa?