Cristina Lizzul, la nuova vita a Los Angeles: ”La California mi dona energia, attraverso l’arte esprimo la mia femminilità e la mia creatività”

E’ disponibile nelle piattaforme digitali ”Perdono” il nuovo singolo di Cristina Lizzul, un brano che mescola leggerezza melodica con un testo crudo e autentico, pensato per chi cerca verità anche nei momenti più fragili. “Perdono” parla a chi ha amato troppo e ora cerca sé stesso tra i cocci. Una traccia pop, fresca, pensata per restare in testa e accompagnare le giornate più calde. Un brano che nasconde, dietro la leggerezza, un cuore emotivo e autentico. La traccia fonde italiano e dialetto napoletano in un flusso di coscienza che racconta il confine sottile tra empatia e auto sabotaggio. Fino a che punto perdonare è un atto di generosità, e quando diventa una forma di rinuncia a sé stessi?
Cristina Lizzul costruisce un racconto personale ma condivisibile, dove il perdono diventa un campo minato tra memoria, dolore e autodistruzione. Il brano ruota attorno alla parola “Perdono”, non come gesto risolutivo, ma come stato instabile. Una riflessione sincera sul perdono dopo una relazione tossica: quando lasciar andare l’altro significa anche perdere una parte di sé.
Cantautrice italo-americana R&B/Trapsoul, Cristina Lizzul è nata a San Diego maè cresciuta a Napoli. Artista indipendente, Cristina ha totalizzato milioni di stream grazie a collaborazioni con alcuni dei produttori più noti della scena pop e dance internazionale, tra cui LDRU, Party Favor, Kharfi, Glaceo, Rammor, Vibe Chemistry, Luis Rodriguez e Leo Salom, pubblicando con etichette come Ultra Records, Soave, Tribal Trap, Warner Music Australia, Atlast, Splice e molte altre.
Ha scritto brani per numerosi artisti, ampliando il suo catalogo editoriale tra Europa e Stati Uniti. Cristina è stata selezionata da Splice per realizzare un sample pack vocale originale, nonché per scrivere quello della cantante R&B Alice Aera. I suoi sample pack sono diventati tra i più scaricati e campionati della piattaforma, rendendola la prima artista italiana a pubblicare un pacchetto vocale su Splice, nota per la sua alta selettività. I suoi campioni vocali vantano oltre 20 milioni di stream, con successi come “Save Me” di Party Favor (11 milioni di stream) e “Baddest” di Vibe Chemistry (oltre 12 milioni), entrambi scritti e cantati da lei. Nel 2024 ha inaugurato una nuova fase artistica con l’EP “American Femmena”, un progetto R&B/Trap in cui fonde dialetto napoletano, italiano e inglese, affermando uno stile autentico e multiculturale. Lizzul è fortemente supportata da Spotify, comparendo regolarmente in playlist editoriali come New Music Friday Italia, Napoli Centro, Anima R&B, Fresh Finds Italia, New Music Daily, EQUAL Italia e conquistando per ben due volte la copertina di Anima R&B.
Cristina ha concluso il suo primo tour italiano al fianco di icone del rap partenopeo come La Famiglia ed Extra Polo. Con uno stile che richiama l’ibridismo culturale di Kali Uchis, la sensualità vocale di Sabrina Claudio e Kehlani, unito al carisma sfrontato e al flow di Doja Cat, la Lizzul sta creando un universo sonoro originale e potente.  Vincitrice del bando Faccenuove 2023 di Italia Music Lab, ha guadagnato l’attenzione e la stima di nomi di spicco della scena urban napoletana come Lele Blade e SLF. La trovate sull’album di Lele Blade sulla traccia “Chell Che Sent.” Con queste solide basi, Cristina si prepara a un 2025 di grande impatto, segnato dall’uscita del suo attesissimo album R&B/Trapsoul “Italian Rosé & Cali Kush” e un feat col rapper italo-africano Laioung. Cristina Lizzul è la risposta italiana a Summer Walker e SZA: l’artista che mancava.
Come nasce Perdono? 

“Perdono” è nata circa sette anni fa. In realtà è un brano molto vecchio, scritto interamente in italiano, che conservo da tempo. Tutto è iniziato con un type beat trovato su YouTube: l’ho messo su e ho cominciato a scrivere. Rispetto agli altri miei pezzi, è decisamente più leggero, divertente, con un’atmosfera estiva. La cosa interessante è che, proprio in questo periodo, si stanno ripresentando molte situazioni del passato in cui ho lottato con il conflitto interiore tra il perdonare o meno.Se inizialmente questo brano era nato come un modo per alleggerire la mia anima, sempre in tempesta, oggi sta assumendo un significato diverso — più maturo, più consapevole. È diventato una riflessione profonda sui miei limiti, sul rispetto per me stessa, e su quando sia giusto perdonare… e quando invece è necessario scegliere di non farlo.

Dove ti sta indirizzando questo percorso artistico e in cosa ti rende fiera? 

Devo dire che sto amando profondamente questo percorso. Sento di essere solo all’inizio di qualcosa di nuovo, con questa vibe che unisce Napoli e l’America — una fusione che finalmente mi rappresenta. Ho sperimentato tanto nella mia vita a livello artistico, e oggi ho la sensazione di aver trovato la mia vera identità. Questo mi entusiasma tantissimo. Questo cammino mi sta portando verso la vita che ho sempre sognato: esprimermi liberamente attraverso l’arte, esplorare la mia femminilità, la mia creatività, la mia anima.

Sono fiera soprattutto di non aver mai mollato. Anche nei momenti difficili, ho continuato ad andare avanti, e oggi posso dire di essere arrivata a un punto in cui mi sento autentica e allineata con ciò che sono.

Italiana, ma da tempo vivi a Los Angeles. Cosa ti manca del tuo Paese?

Amo profondamente sia l’Italia che gli Stati Uniti — ognuno ha i suoi pro e contro, e in entrambi ho trovato parti di me.

Quello che mi manca di più dell’Italia, però, è senza dubbio la mia famiglia, gli amici più stretti… e la mia migliore amica.

Quanto influenza la California nelle tue produzioni? 

La California è una parte di me. Sono nata a San Diego e sento che la West Coast scorre nel mio sangue. Amo Los Angeles, amo Hollywood — la sognavo da bambina. Passavo ore a cercarla su Google, la scrivevo nei miei diari.

Qui c’è un’energia che mi fa sentire a casa: il sole, il clima, la natura, il mare, la sensazione di libertà e le infinite opportunità. Ascolto tantissima musica americana, soprattutto female rap, e credo che questo influenzi profondamente il mio sound. È un mix unico: suona americano, ma è cantato in napoletano. La California non è solo un luogo geografico, è uno stato mentale — una vibrazione. La luce della California, il modo in cui il sole tramonta sull’oceano, il ritmo rilassato della vita, tutto questo entra nella musica in modo quasi invisibile. C’è una sensualità morbida, una malinconia che non pesa, una libertà emotiva che sento molto mia. Vivendo qui, assorbo tanto — dal rap al soul, dal jazz ai beat elettronici più sperimentali. Ma l’R&B californiano ha questa capacità di raccontare l’intimità senza urlare, di toccare corde profonde con delicatezza.

Cosa puoi anticiparci del prossimo album? 

Ci sto ancora lavorando, ho costantemente nuove idee, quindi al momento mi è un po’ difficile finire le cose. Mi ero imposta una data, ma non sarà così, perché mi rendo conto di essere ancora nella fase sperimentale della mia musica.

Sarà femminile, vulnerabile, sexy, swaggy, onesto, grintoso, cazzimoso, con tanto attitude e tante vibes chill. Ci saranno dei featuring importanti — vi posso assicurare che sarà qualcosa che in Italia non si è mai sentito!