Covid, la variante Kraken sempre più diffusa, ecco i sintomi più comuni di questa sottovariante particolarmente contagiosa
Negli Stati Uniti la variante ariante Xbb.1.5, che è stata soprannominata “Kraken” dal nome del mitico mostro marino norvegese, è sempre più diffusa. Secondo le stime rappresenta il 139% dei casi negli Stati Uniti e il 137% in Europa.
Secondo l’European Centre for Disease Prevention and Control “esiste la possibilità che questa variante possa avere un effetto sulla crescita del numero di casi di Covid-19” anche in Europa, questo però non a gennaio, ma nei mesi futuri. Attualmente, se pur presente, la variante circolerebbe ancora in numeri bassi rispetto alle previsioni. I Paesi europei dove la variante è più presente sono la Gran Bretagna e la Germania.
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Tra i sintomi rilevati da questa variante ci sono mal di gola e tosse, raffreddore, stanchezza, dolori muscolari e articolari, ovvero quelli simili all’influenza. Inoltre, fino ad ora non sono stati rilevati casi di particolare gravità. Dunque, la nuova variante non porterebbe a forme gravi di malattia, almeno nei soggetti sani, ma quello che è stato accertato riguarda la sua trasmissibilità. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità si tratterebbe della “sottovariante più trasmissibile” della pandemia fino ad ora.
Il direttore per la Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza rassicura sulla situazione pandemica in Italia: “Pur con qualche ondulazione, si osserva una stabilizzazione della situazione”.
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