Champions League: ufficiale lo spostamento della Finale

Da San Pietroburgo a Parigi

Alla fine la Uefa ha deciso: la finale di Champions League 2022 si disputerà a Parigi e non a San Pietroburgo.

Una decisione nell’aria ratificata, nella giornata di oggi 25 febbraio, dal Comitato esecutavi della Uefa. Si giocherà il 28 maggio allo Stage de France della capitale francese.

Dopo 16 anni, Parigi tornerà a ospitare l’atto finale della massima competizione Europea. L’ultima volta era stata il 17 maggio del 2006 con la vittoria del Barcelona sull’Arsenal 2-1.
Per la terza volta, consecutivamente la finalissima viene spostata. Nel 2020 e 2021 sempre per motivi relativi alla pandemia.

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Negli ultimi due anni si è giocato a Lisbona e Porto, designate al posto di Instanbul. L’invasione russa in Ucraina è stata fatale per San Pietroburgo.
Non è stata scelta alla fine Londra e Wembley come si vociferava.
È stato anche deciso che le partite che vedranno il coinvolgimento di squadre russe e ucraine, e questo riguarda anche la Nazionale si dovranno giocare in campo neutro.
Nelle tre coppe europee l’unica coinvolta è lo Spartak Mosca in Europa League. Il problema Russia si presenterà anche per altri sport.
Dura la reazione russa, che arriva della parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: “È un peccato che sia stata presa una simile decisione. San Pietroburgo avrebbe fornito le migliori condizioni possibili per ospitare questo evento calcistico”.

Non solo Champions, ci sono problemi anche per altre competizioni

Dal Basket con varie formazioni impegnate nelle coppe Europee fino al volley con i Mondiali del 2022 in Russia.
A tal proposito il presidente della FIPAV, Manfredi ha spiegato all’ADN Kronos: “Ieri ho sentito la Federazione europea per capire gli umori e cosa si può fare, e sono stato al Coni: vediamo se riesce a fare un intervento deciso anche con il governo per evitare di andare lì. La preoccupazione è tanta, ma il vero problema è che queste benedette sanzioni non vengono fuori, i nostri tempi non sono quelli della politica, lo sport vive ad horas e agosto è dietro l’angolo. Stiamo premendo perché si faccia qualcosa quanto prima, fermo restando che lo sport non si ferma, faremo i Mondiali da qualche altra parte”.

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