Soldi, eccessi e celebrità in un racconto che la televisione (e Fabrizio Corona) non vedevano l’ora di trasformare in spettacolo
Un cognome che sembra uscito da un romanzo noir e una storia che mescola lusso sfrenato, droga e personaggi sopra le righe. Il caso Lacerenza è il riflesso di una società che ama guardare senza pudore il lato oscuro del successo, trasformandolo in un intrattenimento pruriginoso.
Il re della notte e i segreti della Gintoneria
Davide Lacerenza non è solo il proprietario di un locale alla moda, è un’icona di quella Milano eccessiva e scintillante, dove il confine tra festa e autodistruzione si assottiglia sempre di più. Per anni, la sua Gintoneria è stata il palcoscenico di notti interminabili tra champagne a fiumi e ospiti disposti a tutto pur di farne parte. Un’ostentazione senza filtri, documentata in tempo reale sui social, dove Lacerenza si è autoproclamato il “King di Milano”, incurante delle conseguenze di una vita vissuta senza regole.
Il reality della cronaca nera
Non stupisce che la televisione si sia gettata a capofitto su questa vicenda. Programmi di approfondimento e talk show si contendono le esclusive, mentre le testimonianze si trasformano in merce di scambio. Il servizio pubblico e le reti private non si limitano a raccontare i fatti: li trasformano in uno spettacolo dove ogni dichiarazione ha un prezzo. Il caso Lacerenza non è solo una vicenda di cronaca, è un reality in diretta, con protagonisti ben definiti e una sceneggiatura che segue la solita formula: eccessi, denaro e scandali.
Le voci (ben pagate) dello scandalo
Nella corsa allo scoop, c’è chi è disposto a sborsare cifre considerevoli per ottenere dettagli scabrosi. Escort, influencer e volti noti dell’alta società milanese vengono convocati in studio, spesso dietro compenso, per alimentare il racconto mediatico. Il siparietto è sempre lo stesso: domande incalzanti, risposte evasive, dichiarazioni shock che si rivelano poco più che banalità. “Tutta Milano pippa!”, esclama uno degli intervistati, come se stesse rivelando un segreto di stato.
Il circo della tv e il colpo di scena di Fabrizio Corona
Dal servizio pubblico ai programmi satirici, il caso Lacerenza è ormai ovunque. Striscia la Notizia svela dettagli sulle intercettazioni, Le Iene inseguono i protagonisti, Massimo Giletti tenta di strappare rivelazioni con ospiti dal cachet misterioso. Ma è Fabrizio Corona a portare il racconto al livello successivo. Con una puntata speciale del suo format *Falsissimo*, l’ex re dei paparazzi si è letteralmente presentato sotto casa di Davide Lacerenza, bussando alla sua finestra e raccogliendo mezzo milione di visualizzazioni in una notte. Nella sua narrazione, la “Milano sushi e coca” non è solo una realtà, ma un sistema perfettamente rodato, dove nulla è lasciato al caso.
Il riflesso di una società senza filtri
Ciò che rende il caso Lacerenza irresistibile è la sua capacità di raccontare, senza censure, vizi e fragilità di un’epoca che ha fatto dell’apparenza la sua unica moneta di scambio. Soldi, droga, sesso e fama effimera sono il motore di una narrazione che si ripete ciclicamente, perché il pubblico vuole esattamente questo: guardare, giudicare e continuare a consumare il prossimo scandalo.