Caso Egonu, tra chi la difende e chi l’attacca. Da dove arrivano gli insulti razzisti

La campionessa si è detta stanca della situazione e della maglia della Nazionale

Non ce l’ha fatta più Paola Egonu. Dopo la finale per il terzo posto (poi vinta) al Mondiale di volley,  ha avuto un crollo.

Uno sfogo a caldo, ripreso da tutte le principali testate e dai social, in cui con il suo agente si sfogava dicendosi stufa di chi le aveva chiesto perché fosse italiana.

“Non puoi capire, non puoi capire – ha detto –  Sono stanca. Mi hanno chiesto anche se fossi italiana. Questa è la mia ultima partita in Nazionale”.

Dichiarazioni poi ridimensionate: la Egonu ha spiegato di aver solo bisogno di una pausa dopo mesi stressanti.

La pallavolista ha poi spiegato anche di non aver gradito un articolo di Gazzetta dello Sport dove veniva messo in dubbio il suo valore.

In queste ore si sono susseguiti messaggi di solidarietà. È intervenuto il Presidente della Lega Pallavolo Serie A, Mauro Fabris.

Grazie, quello che fai tu va sempre bene. Sempre. Un altro veneto, Roberto Baggio, in occasione dei Mondiali di calcio di USA 1994, ai rigori finali sbagliò il suo. E perdemmo. Contro il Brasile, tanto per rimanere in tema. Subì di tutto. Anche per il fatto di essere di religione buddista, cacciatore e portare il codino. Ma era e rimase, ancora oggi lo è, un grande campione amato dagli italiani. Noi ti ammiriamo e ti vogliamo bene. Lascia stare il resto. Torna presto in Serie A. Già ci manchi.

Ha parlato anche il numero uno della Federazione italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi.

Siamo tutti davvero dispiaciuti per quanto accaduto a Paola e alle offese ricevute sui social da qualche persona imbecille e ignorante. Dopo sei mesi intensi d’attività è normale che l’azzurra fosse stanca e stressata, così a fine partita ha avuto questo sfogo.
Io ci tengo a ricordare che Paola ha passato diversi anni al Club Italia, poi ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili azzurre e da diverse stagioni ci sta regalando grandi gioie con l’Italia seniores. Sono certo che sia legatissima alla maglia azzurra, ce l’ha cucita addosso.

Insieme alle sue compagne, grazie a i risultati ottenuti sta dando lustro non solo alla pallavolo, ma a tutto lo sport italiano. Paola e le altre azzurre sono un patrimonio che la FIPAV difenderà e supporterà sempre.
Abbiamo diversi mesi a disposizione per parlare con calma e confrontarci, lasciandole il tempo necessario per recuperare.

Voglio infine sottolineare che la nostra disciplina si basa su uguaglianza e integrazione, valori da sempre difesi e promossi dalla Federazione Italiana Pallavolo.

Infine nella serata di ieri è arrivata anche la chiamata dell’ormai quasi ex Premier Mario Draghi.

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Nella giornata di ieri è ancora arrivato un tweet di cattivo gusto da Mario Adinolfi. Già in passato, il politico che è stato attaccato per questa esternazione aveva avuto parole di poco rispetto per la giocatrice.

 

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