Caos Ginnastica, Malagò tuona: “Chi ha sbagliato pagherà”

Il caso non si sgonfia

Denunce, abusi, accuse e commissarimento. In pochi giorni è crollato il mondo della Ginnastica ritmica. Ha così parlato Giovanni Malagò, numero uno del Coni.

Necessario il suo intervento dopo aver tenuto, settimana scorsa, un vertice con il Ministro dello Sport e dei Giovani Abodi e il numero uno di Federginnastica, Gherardo Tecchi.

A Repubblica, Malagò ha detto.

Sono rimasto molto colpito, ovviamente. Dopodiché occorre anche pensare che stiamo parlando di un movimento che ha 150 mila iscritti e 500 mila praticanti, per altro in grandissima maggioranza bambine. Bisogna capire, una volta accertati i casi – perché, ricordiamolo, ancora nessun giudice si è espresso – la reale dimensione del fenomeno. La ginnastica più di altri sport ha nella questione del peso, uno dei suoi aspetti cruciali. Un certo grado di rigore e di “durezza” è inevitabile. Diverso è quando si passa la linea e dal rigore si sconfina nella violenza, nell’umiliazione, nella vessazione. Però ripeto, tutto questo deve ancora essere accertato.

Non mancano pure delle scuse: “Da presidente del Coni mi devo scusare, ma devo anche invitare a non fare di tutta l’erba un fascio”.

Malagò fa chiarezza su come si sia arrivato a questa situazione o meglio cerca di capirne i motivi.

Fino a poco tempo fa gli allenatori facevano tutti i mestieri insieme, gli psicologi, i nutrizionisti. Oggi fanno corsi di formazione, si preparano. Il centro federale della ritmica di Desio è un esempio: ci sono svariate professionalità e tutte di alto livello. Non è un caso che i fatti di cui parliamo non siano recentissimi – e poi –  chi ha sbagliato, se qualcuno ha sbagliato, pagherà”.

Infine difende la D.T delle Farfalle Emanuela Maccarani che dopo il commissariamento di Desio, casa delle Farfalle, ha perso qualsiasi ruolo che non abbia a che fare con la parte tecnica.

“Emanuela è in assoluto l’allenatrice che ha vinto più titoli. È straordinaria dal punto di vista umano e professionale. Non credo ci siano motivi per mettere in discussione il suo ruolo in Giunta. Il presidente Tecchi ha voluto dare un segnale, non trasformiamolo in un’anticipazione di giudizio: un conto è la struttura commissariata, un conto è il suo ruolo. Le attuali Farfalle sono legate in modo formidabile a Emanuela e non credo siano plagiate”.

Leggi anche: Scandalo Ginnastica Ritmica: commissariata l’accademia di Desio

 

Lascia un commento

Instagram Feed

error: Il contenuto è protetto