Canta “Faccetta nera” in radio, l’assessore Donazzan “bloccata dai social”

Il suo account non risulta più su Facebook né su Twitter né su Instagram

Elena Donazzan è stata “oscurata” dai social. L’assessore regionale veneto infatti non è più su Facebook né su Twitter né su Instagram. “Uccisa da Fb and Co. Si chiama pulizia etnica”, commenta la Donazzan contro la censura operata dai social network che hanno anche bloccato in questi giorni l’account del presidente americano Donald Trump.

E’ accaduto a “La Zanzara” di Radio24, venerdì scorso. Giuseppe Cruciani e David Parenzo hanno interpellato e punzecchiato l’esponente Fdi  sulla campagna pubblicitaria della pasta La Molisana. Donazzan, accennando la marcetta, ha detto di averla “imparata da bambina”, e ha raccontato di avere uno zio, Costantino, che faceva parte delle milizie mussoliniane. Quindi ha aggiunto di preferire quel canto a “‘Bella ciao’, “che piacerà alla Boldrini”.

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Da qui sono nate le polemiche. Infatti la “performance” non è piaciuta alle forze di opposizione.  In particolare il gruppo Pd al Consiglio regionale ha annunciato un’interrogazione a Zaia “non solo per chiedergli di dissociarsi ufficialmente, ma per sapere se intende toglierle le deleghe, visto che lei non darà autonomamente le dimissioni”. Anche Orietta Vanin, deputata grillina ne ha chiesto le dimissioni.

Sull’episodio le Comunità Ebraiche italiane, insieme  a quella di Venezia, hanno espresso “viva costernazione per il comportamento” di Donazzan che ha”intonato e commentato allegramente ai microfoni di Radio 24 alcune note di ‘Faccetta nera’, canzone ben nota che riecheggia un triste e ignobile passato”.

Intanto è arrivato il commento di Zaia, che ha precisato: “L’assessore si deve quantomeno scusare. Conosco la sua sensibilità”.  Scuse che sono arrivate da parte dell’assessore.

 

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